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Un sacerdote scrive a “Duc in altum” sulla questione del papa eretico e la ricerca della Verità

Carissimo Aldo Maria Valli,

ho letto con molta attenzione il suo articolo Bergoglio l’ideologo che sovverte la realtà. E ci spinge nel ginepraio del papa eretico. Ciò che mi colpisce profondamente, lo dico da sacerdote, è la sua sincera ricerca della Verità. Come dovrebbe fare ogni buon cristiano.

E ho visto come il Signore, che meglio di tutti conosce la sua sincerità di cuore, ha guidato la sua anima alla conclusione che lei stesso ha riportato al termine del suo scritto: “Quanto a me, mi sento separato dagli errori e dalle assurdità che quasi ogni giorno sono pronunciate dall’attuale successore di Pietro, ma non riesco a sentirmi separato da Pietro. Non posso”.

E voglio farle i miei complimenti (per quanto possano valere i complimenti di un povero sacerdote). Perché a conclusione più saggia non poteva arrivare.

È tutto già scritto nel Vangelo. È Gesù che ha detto a Pietro: “E io ti dico: Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia chiesa e le porte degli inferi non prevarranno contro di essa” (Mt 16,18).

La Chiesa è stata definita dalla Tradizione come la “barca”. La “barca” di Pietro. E infatti era proprio di Pietro quella barca che era finita nella tempesta (Mc 4,35-41). La barca di Pietro imbarcava acqua. Gesù dormiva. O fingeva di dormire. Gli Apostoli, Pietro compreso, erano spaventati. Credevano di morire. Ma tutto a un tratto Gesù calmò la tempesta.

Quella tempesta non è diversa da quella che stiamo vivendo oggi. Oggi viviamo la tempesta della confusione. Ma la soluzione qual è? È meglio scendere dalla barca di Pietro e farsi ingoiare dalle onde oppure attendere che sia Gesù a calmare la tempesta? Ecco la sua conclusione, caro Valli. Lei ha scelto di attendere affinché sia Gesù a calmare la tempesta. E ha fatto la scelta più giusta.

Mi perdoni. Queste mie parole forse per il mondo non hanno molto significato. Ma mi sento nel cuore di dovergliele dire.

Con profonda stima

Un sacerdote

 

Aldo Maria Valli:
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