Meditazione / Perché Gesù sia davvero il nostro re

Tu lo dici: io sono re.

Gv 18,33-37

di Eremita

In questa solennità di Cristo Re siamo chiamati a meditare seriamente sulla regalità di Cristo Nostro Signore. Gesù Cristo ha detto: “Il mio regno non è di questo mondo”. E allora qual è il regno di Gesù? È il tuo cuore. Fin dal giorno in cui sei stato battezzato hai ricevuto il sigillo dello Spirito Santo, e Dio vive in te. Il suo regno è il tuo cuore, ma a volte sei come Pilato: fai finta di non capire e te ne lavi le mani. O magari sei come Pietro, e ogni qualvolta si presenta l’occasione lo rinneghi. Oppure sei come Giuda, e lo tradisci tutti i giorni.

La solennità che oggi celebriamo ci invita a far regnare Gesù nel nostro cuore. E come è possibile? Certamente non con i sentimentalismi che non ti portano da nessuna parte. Occorrono fatti concreti. Tutte le volte che si presenta da te un fratello che ha bisogno, ricordati che dietro quel fratello c’è Gesù che sta bussando alla porta del tuo cuore. E tu hai due possibilità: o accogli quel fratello, e quindi accogli Gesù che viene a regnare nel tuo cuore, oppure diventi Pilato e te ne lavi le mani.

Sta scritto infatti: “Ecco, sto alla porta e busso. Se qualcuno ascolta la mia voce e mi apre la porta, io verrò da lui, cenerò con lui ed egli con me” (Ap 3,20). Tantissime volte il Signore bussa alla porta del cuore. E tantissime volte lasci la porta chiusa. In questo tempo di Avvento che ci accingiamo a vivere ricordati che devi meditare su tutte le volte che Gesù ha bussato alla tua porta e non gli hai aperto. Gesù bussa attraverso un fatto, una persona, una situazione. Ma se tu non lo riconosci, e non gli apri, sei condannato per la vita eterna.

Spesso noi abbiamo una nostra religiosità, fatta di ipocrisia, di devozionismi, di parole. Tutte cose importantissime, ma che non bastano. Per far entrare Gesù nella tua vita occorrono fatti concreti. Perché domani non sarai giudicato dalle tue devozioni, ma su una Parola sola: ho avuto fame e mi hai dato da mangiare, ho avuto sete e mi hai dato da bere, ero forestiero e mi hai ospitato, nudo e mi hai vestito. Ero malato e in carcere e sei venuto a trovarmi. Perché Gesù Cristo dice: “Tutte le volte che avrete fatto una di queste cose a uno dei miei fratelli più piccoli, lo avrete fatto a me” (Mt 25,31-46).

Su questa Parola, lo ripeto, sarai giudicato. E in quel momento verrà fuori se hai avuto l’amore per aprire il tuo cuore a Gesù che bussava, o se l’hai puntualmente cacciato fuori.

In questo giorno preghiamo fortemente affinché solo Gesù sia nostro re. E gridiamo al mondo che non abbiamo altro Dio all’infuori di lui.

Amen.

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Le precedenti meditazioni di Eremita 

È Gesù che passa

È merito di Dio, non tuo

Gesù al primo posto, concretamente

Per tornare a vedere

Nel nascondimento

Che cosa mi impedisce di seguire Gesù?

Pastori, difendete la famiglia, piccola Chiesa

Tagliare

Servi umili

Quando davvero incontri Gesù

Apriti a Gesù. Lui solo può guarirti

Chiediamo al Signore la conversione del cuore

Volete andarvene anche voi?

Adorare il Santissimo Sacramento

Gesù sa che cosa è bene per noi

Gettiamo via tutti gli idoli. Subito!

L’Eucaristia, il solo, vero cibo per l’anima

Corri da Gesù. Lui ti aspetta

Amare Gesù. Fino a subire la persecuzione

La Verità è solo Gesù Cristo

Chiedi a Gesù con fede assoluta. E sarai esaudito!

Paura? Mai. Gesù è con te

Il Regno di Dio e la chiamata a evangelizzare

L’unico peccato che non sarà perdonato

L’amore infinito della Santissima Trinità

Chiamati più che mai ad aprire il cuore allo Spirito Santo

Ci interessa il giudizio del mondo o il giudizio di Dio?

Ascoltare la voce dello Spirito Santo

La strada da percorrere. Se vogliamo essere salvati

La svolta della tua vita  

Qualunque sia il tuo idolo, con Gesù esci dalla tenebra 

La potenza dell’amore di Gesù non conosce ostacoli 

Perché piangi? Gesù è risorto! Veramente risorto! 

Dare tutto a Gesù 

Questa Parola potente è proprio per te 

Per essere guariti da Gesù

Per essere davvero liberi

La samaritana

 

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