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Don Camillo

Don Camillo: – Gesù, avete visto?

Gesù: – Che cosa, don Camillo?

Don Camillo: – In Vaticano c’è stato un incontro tra cattolici e giainisti.

Gesù: – Tra cattolici e?…

Don Camillo: – Giainisti. I seguaci di Jina. Indiani, ma anche occidentali.

Gesù: – E certamente i cattolici avranno ricordato che io sono la via, la verità, la vita. Perché anche questi… come si chiamano… giainisti possano salvarsi.

Don Camillo: – Ehm, no, Gesù. Non è andata così.

Gesù: – Come no?

Don Camillo: – Si è parlato di compassione e inclusione, e dei principi giainisti di anekantvada e ahimsa.

Gesù: – E poi?

Don Camillo: – E poi hanno detto che bisogna collaborare nel reciproco rispetto.

Gesù: – Tutto qui?

Don Camillo: – Sì Gesù, tutto qui.

Gesù: – Nessuno mi ha citato?

Don Camillo: – Pare di no.

Gesù: – Nessuno ha ricordato che ho detto “convertitevi e credete al Vangelo”?

Don Camillo: – Ehm, no, Gesù, nessuno l’ha fatto.

Gesù: – Secondo te non sono stato chiaro?

Don Camillo: – No, Gesù, voi siete stato chiarissimo, è che… certe cose non si dicono più. Mi spiace.

Gesù: – Stai sereno, don Camillo. A me spiace per quei… come si chiamano… giainisti. Ma soprattutto per i cattolici che non mi annunciano. Non dimenticarlo mai: “Guai a me se non predicassi il Vangelo!”. Paolo sì che aveva capito.

 

Aldo Maria Valli:
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