Don Camillo: – Gesù, avete visto?
Gesù: – Che cosa, don Camillo?
Don Camillo: – Questi nuovi arredi nelle chiese…
Gesù: – Cioè?
Don Camillo: – Nella cattedrale di Berlino l’altare sembra un mezzo uovo. A Notre-Dame di Parigi sembra un cioccolatino. E così ovunque, là dove gli arredi vengono ripensati e rifatti. Minimalismo, bruttezza.
Gesù: – Ogni epoca ha i suoi gusti.
Don Camillo: – Ma a me sale una rabbia! Vorrei dare una martellata a quegli orrori.
Gesù: – Meglio una preghiera, don Camillo. Specie per gli architetti e gli arredatori.
Don Camillo: – Ci proverò. Ma intanto abbiamo queste chiese orrende.
Gesù: – Porta pazienza, don Camillo. È possibile incontrarmi anche in una chiesa brutta.
Don Camillo: – Gesù, vorrei che voi foste onorato come si deve.
Gesù: – Don Camillo, ricorda: verranno giorni nei quali, di quello che vedete, non sarà lasciata pietra su pietra che non sarà distrutta. Conta il cuore. Quello è lo spazio sacro a cui tengo di più. E sono sicuro che se il tuo cuore sarà puro saprai spargere bellezza attorno a te.
Don Camillo: – Anche in una chiesa brutta?
Gesù: – Anche lì. E senza usare il martello!