Mi arrivano le immagini di una festa natalizia in una scuola elementare. Le signore maestre hanno insegnato ai bambini Imagine, la canzone di John Lennon che è ormai un inno dei pacifisti. I bimbi cantano in inglese e la melodia è ben nota. Ma le parole? Che cosa dice la canzone di Lennon?

Eccone qualche brano.

“Immaginate che non ci sia alcun paradiso. / Se ci provate è facile. / Nessun inferno sotto di noi. / Sopra di noi solo il cielo. / Immaginate tutta la gente / che vive solo per l’oggi”.

Basterebbero queste poche parole per una seria riflessione. Nessun paradiso? Nessun inferno? Vivere solo per l’oggi?

Tra i bambini che cantano molti appartengono a famiglie cattoliche, ortodosse, musulmane. Siamo sicuri che quelle espressioni siano in accordo con ciò in cui credono?

Andiamo avanti.

“Immaginate che non ci siano patrie. / Non è difficile farlo. / Ed anche nessuna religione”.

“No country, no religion”. Niente patrie, nessuna religione. Dunque nessuna appartenenza, nessuna radice, nessuna identità. Il programma dei globalisti di sempre. Il programma del World Economic Forum e dei plutocrati massoni.

E ancora.

“Immaginate che non ci siano proprietà. Una fratellanza di uomini”.

Ecco, qui la parola tanto cara alle massonerie, fratellanza, viene pronunciata apertis verbis. E ovviamente in questo mondo appiattito non ci devono essere proprietà. Perché i plutocrati globalisti ci vogliono poveri. Poveri e quindi bisognosi. E quindi sottomessi a loro.

Care maestre, sono convinto della vostra buona fede e non voglio fare polemica, ma lasciatevelo dire: temo che insegnando Imagine stiate dando un contributo alla formazione non di uomini e donne di pace, ma di utili idioti che i globalisti massoni guideranno (anzi, stanno già guidando) verso la schiavitù.

“Ed il mondo sarà come un’unica entità”. Certo, quella voluta dal Ministero Universale della Verità.

Modesta proposta (che non sarà mai accolta): anziché cantare Imagine, perché non leggere qualche pagina di Orwell?