Il sistema orgiastico-mercantile e quel Duomo di Milano in fiamme

di Martino Mora

Leggo che il noto rapper pregiudicato Baby Gang (al secolo Zaccaria Mouhib) ha messo in scena, durante un suo “concerto”, il rogo del Duomo di Milano, tra applausi e sghignazzi della miserabile plebaglia che lo segue.

Visto che il Duomo ambrosiano non è solo il simbolo per eccellenza della città di Milano, ma anche una meravigliosa cattedrale cattolica, alcuni politici di centrodestra hanno emesso flebili vagiti di disapprovazione, ma come al solito guardandosi bene dal toccare il punto essenziale.

L’essenziale è che i Baby Gang, i Fedez, i Toni Effe, gli Sfera Ebbasta e tanti altri sono miserabili e seriali prodotti da laboratorio del sistema orgiastico-mercantile. Ed è quel sistema che bisogna rifiutare con forza.

In particolare Baby Gang è sotto contratto da anni con la Warner Music, la multinazionale statunitense della musica che ne ha fatto un personaggio e lo ha lanciato, e che lo paga a peso d’oro nonostante sia un pregiudicato, per bieco interesse commerciale e per odio verso tutto ciò che è più bello e più nobile.

L’odio di cui l’americanismo plutocratico senza radici (come senza radici è il Baby Gang, prodotto di seconda generazione dell’immigrazione marocchina) si nutre incessantemente.

L’oligarchia venale e il nichilismo sono la nostra condanna.

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Nella foto (ilgiornale.it), il Duomo di Milano in fiamme e Baby Gang

 

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