I cardinali non si conoscono. E allora un sito pone rimedio

di Edward Pentin

Aiutare i cardinali a conoscersi meglio: questo l’obiettivo principale di College of Cardinals Report, iniziativa lanciata il 12 dicembre scorso.

Si tratta della prima risorsa interattiva online del suo genere: i profili i quaranta cardinali vengono presentati in modo approfondito, svelando chi sono e la loro posizione su varie questioni, insieme ai profili riassuntivi dei restanti duecento membri del Sacro Collegio, compresi i ventuno che hanno ricevuto la berretta rossa nell’ultimo concistoro.

Lavorando con un team internazionale di giornalisti e ricercatori cattolici, io e la vaticanista Diane Montagna, direttrice esecutiva del progetto, ci siamo impegnati a fornire un database di informazioni fondato sui fatti e proveniente da fonti affidabili. Al centro dell’analisi il più grande e diversificato Collegio cardinalizio nella storia della Chiesa.

Il progetto, creato in collaborazione con Sophia Institute Press e Cardinalis Magazine, è una risposta alle insistenti richieste di cardinali e di altre persone di tutto il mondo che hanno espresso il desiderio di conoscere meglio gli attuali principi della Chiesa, ognuno dei quali potrebbe diventare il 267° successore di Pietro.

Queste richieste sono sorte principalmente perché i cardinali hanno poca conoscenza l’uno dell’altro, nonostante la nostra era globalizzata dell’informazione. Questo è in parte dovuto al fatto che papa Francesco ha scelto molti nuovi cardinali da luoghi periferici poco conosciuti, ma anche perché, dal 2014, i concistori regolari sono cessati, lasciando al Sacro Collegio poche opportunità di incontrarsi.

A differenza del mio libro del 2020 The Next Pope, che nasceva da una premessa simile, ciò che rende unico questo progetto è la sua natura interattiva: per la prima volta i visitatori potranno filtrare un elenco completo dei cardinali in base a varie categorie pertinenti, scoprire la ripartizione geografica e statistica del Sacro Collegio attraverso una mappa interattiva e consultare una tabella di facile utilizzo che mostra la posizione dei cardinali su dieci questioni chiave contemporanee che la Chiesa e la società devono affrontare.

Occorre dire che raramente qualcosa è davvero senza precedenti nella Chiesa cattolica, data la sua lunga storia, e ciò è vero anche in questo caso. Secoli fa, diplomatici e altri scrivani di fiducia compilavano biografie approfondite e affidabili dei cardinali e le distribuivano alle parti interessate. College of Cardinals Report è essenzialmente una versione del ventunesimo secolo di quel tipo di servizio.

Papabili profilati

Tra quelli accuratamente profilati, il sito individua una selezione di papabili, ovvero coloro che sono ampiamente considerati come quelli con le maggiori possibilità di essere eletti. Tra questi ci sono cardinali come il segretario di Stato vaticano e artefice dell’accordo Vaticano-Cina, il cardinale Pietro Parolin; il capo dei vescovi italiani e inviato di pace di papa Francesco in Ucraina e Gaza, il cardinale Matteo Zuppi; e l’esperto di diritto canonico ungherese, il cardinale Péter Erdö di Esztergom-Budapest.

Sono inclusi anche giovani papabili emergenti come l’uomo di punta della Chiesa in Terra Santa, il patriarca latino di Gerusalemme, cardinale Pierbattista Pizzaballa; il poeta modernista portoghese e prefetto del Dicastero per la cultura e l’istruzione, cardinale José Tolentino de Mendonça; e l’esperto francese di migranti e forse cardinale preferito di papa Francesco, Jean-Marc Aveline di Marsiglia.

Molti hanno ipotizzato che il prossimo papa potrebbe essere un africano, e per questo abbiamo incluso un rapporto approfondito sul principale candidato emergente del continente, il cardinale congolese Fridolin Ambongo Besungu di Kinshasa.

I profili richiederanno naturalmente aggiornamenti e perfezionamenti e quindi se un cardinale, o qualsiasi visitatore del sito, desidera apportare una modifica o un’aggiunta al profilo di un porporato può inviarla tramite un modulo facilmente accessibile sul sito. Ogni invio verrà naturalmente esaminato per verificarne l’accuratezza prima di essere implementato.

La nostra speranza e aspettativa generale è che College of Cardinals Report possa costituire una risorsa duratura per i membri del Sacro Collegio, nonché informare i media, i fedeli cattolici e chiunque sia interessato a sapere chi un giorno potrebbe diventare papa.

Approcci diversi

Analizzando ciascuno dei cardinali, sia la loro visione della Chiesa sia il loro approccio a una serie di questioni urgenti possono essere delineati in modo sintetico dal papa che li ha nominati vescovi e li ha elevati al cardinalato.

In termini generali, per molti di coloro che papa Francesco ha creato cardinali (finora ha scelto ben 110 dei 140 cardinali elettori), il loro focus tende a essere su questioni di giustizia sociale, dialogo interreligioso, aiuto ai poveri e pacificazione. Apprezzano la sinodalità e quasi tutti tendono a preoccuparsi di migrazione e lotta al cambiamento climatico. Le nomine cardinalizie di Francesco riguardano solitamente vescovi del Sud del mondo, o ordinari di insolite diocesi occidentali, deliberatamente scelti dalla “periferia” della Chiesa.

Dove la demarcazione diventa meno chiara è sull’etica sessuale, il ruolo delle donne nella Chiesa e la restrizione della Messa latina tradizionale. Mentre quasi tutti i cardinali occidentali di papa Francesco tendono a sostenere o per lo meno sono aperti a un cambiamento in queste aree, quelli nei paesi in via di sviluppo, specialmente in Africa, sono di tutt’altro avviso. Sono più preoccupati dei problemi che affliggono le loro terre (conflitti interni, attriti interreligiosi, povertà) e si oppongono attivamente alla spinta di molti cardinali occidentali che vogliono allentare l’insegnamento pastorale della Chiesa su matrimonio, famiglia e sessualità.

Per il resto dei cardinali, la centralità della fede e dei sacramenti, l’importanza della liturgia, un focus sulla vita interiore e una difesa vigorosa dell’insegnamento della Chiesa, specialmente sulle questioni di vita, tendono a essere la priorità. Per questi cardinali, la maggior parte dei quali sono stati nominati vescovi da Benedetto XVI e che ormai sono meno di trenta tra gli elettori, lo stato interiore delle anime e la soteriologia sembrano essere il pilastro dei loro ministeri. Ciò non significa che i cardinali scelti da Francesco non siano preoccupati per queste questioni, ma la loro attenzione è in gran parte altrove.

Di interesse, oltre alle loro visioni per la Chiesa, è anche la diversità dei background dei cardinali. Tra loro c’è un ex giocatore di basket, il figlio di un re tribale africano, un prete che è stato incarcerato per diciotto anni e condannato ai lavori forzati dalla dittatura comunista albanese e un cardinale che è passato dal lucidare scarpe e lavorare in una miniera a diventare vescovo boliviano. Il membro più longevo del Sacro Collegio è il cardinale thailandese Michael Mitchai Kitbunchu, 95 anni, elevato alla porpora da Giovanni Paolo II nel lontano 1983.

Pochi cardinali sono a conoscenza di queste visioni, background e caratteristiche così diverse, motivo per cui ci auguriamo che, grazie a questa innovativa risorsa online, siano meglio preparati a conoscere i loro confratelli cardinali, chi sono e dove si trovano.

collegeofcardinalsreport.com

 

 

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