di Vincenzo Rizza

Caro Aldo Maria,

in continuità con gli anni passati la diocesi di Almería, in Spagna, ha pubblicato anche per il 2025 il calendario interreligioso, frutto della collaborazione con la Delegazione per l’ecumenismo. Uno strumento indispensabile per condividere le celebrazioni più importanti delle diverse confessioni religiose presenti ad Almería

I fedeli della diocesi di Almería potranno, quindi, felicemente celebrare oltre alle festività cattoliche anche quelle ortodosse, protestanti, ebraiche, musulmane e buddiste. Saranno informati non solo di quando cadrà la Pasqua cattolica (il 20 aprile) ma anche dell’inizio (1° marzo) e della fine (31 marzo) del Ramadan, della Pasqua ebraica (12-20 aprile) e perfino della nascita di Budda (12 maggio).

I vantaggi sono evidenti: tenuto conto che qualcuno in alto loco ha detto che tutte le religioni sono uguali e semplici linguaggi utili a raggiungere Dio, se un fedele dovesse dimenticare di celebrare la festa dell’Immacolata, magari potrà ricordarsi della festa del risveglio di Budda, che cadrà sempre l’8 dicembre, e adempiere ugualmente al precetto. E se dovesse dimenticare il Natale, potrebbe supplire alla mancanza festeggiando il 5 settembre il Nascimiento del profeta, anche se, in questo caso, i redattori del calendario hanno commesso un imperdonabile errore che potrebbe irrimediabilmente alterare i rapporti interreligiosi con la comunità musulmana: Senor, Virgin e Buda sono indicati nel calendario in maiuscolo, mentre al profeta è riservata la lettera minuscola. Speriamo che la suscettibilità dei fratelli musulmani, che in passato dominarono la Spagna instaurando il califfato di al-Andalus, non sia stata turbata e il dialogo interreligioso possa proseguire serenamente. Si potrebbe eventualmente suggerire al responsabile dell’errore di espiare la propria colpa non attraversando la Porta Santa in occasione del Giubileo ma con un bel pellegrinaggio verso la Mecca visto che, come direbbe Totò, “è l’istesso”.