Il bipensiero? Per Bergoglio è la norma

di Vincenzo Rizza

Caro Aldo Maria,

rileggendo di recente il romanzo 1984 sono stato assalito da un dubbio: possibile che le esternazioni del Santo Padre siano ispirate al romanzo dispotico di George Orwell e al bipensiero che regnava in Oceania?

Il bipensiero (o bispensiero, doublethink in inglese) consisteva essenzialmente nel rigetto di ogni forma di logica e nel credere, in funzione delle direttive del Partito, ora a un concetto ora al suo opposto, dimenticando contestualmente di aver mutato opinione.

In realtà ritengo che il Santo Padre non abbia applicato alla lettera il bipensiero ma ne abbia sublimato ed evoluto il concetto in forme che neppure Orwell sarebbe riuscito a immaginare rendendo possibile l’impossibile: in molte esternazioni e atteggiamenti papali, infatti, lo stesso concetto non è un giorno riferito in un modo e il giorno successivo in modo contrario, ma è espresso in modo da poter simultaneamente esprimere un’affermazione e al contempo il suo esatto contrario facendo sì che entrambe le affermazioni siano contestualmente vere.

Gli esempi sono innumerevoli e ne cito solo qualcuno:

  • c’è troppa frociaggine nella Chiesa, ma al tempo stesso il seminarista che è stato rifiutato per le sue tendenze omosessuali viene invitato ad andare avanti con la sua vocazione;
  • si celebra una cerimonia penitenziale per chiedere perdono del peccato contro i migranti, ma al tempo stesso si inaspriscono le pene per chi accede illegalmente in Vaticano (d’altro canto, siamo tutti pro-migranti con le frontiere degli altri);
  • l’aborto è un omicidio e chi lo pratica è un sicario, ma al tempo stesso si fa visita ad una nota leader pro-aborto, definita tra i grandi dell’Italia di oggi e indicata come esempio di libertà e resistenza;
  • il chiacchiericcio è un grave peccato, ma al tempo stesso si fanno dichiarazioni e si pubblicano libri e interviste in cui il chiacchiericcio la fa da padrone;
  • la Chiesa è aperta a todos todos todos, ma al tempo stesso i tradizionalisti sono continuamente ostracizzati quando non ridicolizzati.

Il bipensiero può, poi, ulteriormente evolversi in tripensiero: alla domanda di una donna protestante sposata con un cattolico che chiedeva se potesse fare anche lei la comunione insieme al marito, il Santo Padre è riuscito a rispondere contemporaneamente sì, no e non so. E tutte e tre le risposte sono incredibilmente vere perché, frantumato il principio di non contraddizione, è vero tutto e il contrario di tutto, è falso tutto e il contrario di tutto, è dubbio tutto e il contrario di tutto: è il trionfo del relativismo.

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