Il fiele cattodem su Trump. La battaglia è incominciata
di Fabio Battiston
Caro Aldo Maria,
come ampiamente prevedibile è iniziata, e appare ormai inarrestabile, la crisi epato-cerebrale che si è impossessata della Nuova Chiesa Universale e dei suoi numerosi adepti. Da ieri sera, sulla testata della Cei ma non solo, è un susseguirsi di commenti sempre più “educatamente” e “cristianamente” livorosi sul nuovo presidente americano e i suoi primi provvedimenti. Dopo le frustate di Elena Molinari, è oggi il turno di un fantomatico a.m.b., accompagnato da un altrettanto anonima “redazione esteri”, a scaricare auspici di sventura sull’Amministrazione appena insediata. Ciliegina sulla torta, un editoriale di Agostino Giovagnoli che ci delizia con le sue istituzionali e benpensanti bacchettate filo-europee contro le peggiori nefandezze che il tycoon intende scaricare sui veri detentori del bello, buono ed eticamente corretto della nostra società.
Sui versanti più propriamente laici, segnalo l’ironica gazzarra sollevata dai soliti canali informativi – giornalistici, radiofonici, televisivi, satellitari e web – che vogliono disegnare un mondo che non c’è, artificialmente auto-costruito per soddisfare quelli che per loro sono sogni e per noi, invece, orrendi incubi. Fortunatamente la gran parte del pianeta reale sta tutto da un’altra parte. Sto parlando di quel popolo che essi antropologicamente disprezzano, anzi odiano.
Insomma il quadro della situazione, e ci voleva molto poco a prevederlo, è palesemente chiaro e cristallizza il cartello dei nemici giurati di ciò che è avvenuto negli Stati Uniti: Unione europea, Chiesa cattolica universal-sinodale, catto-sinistra globalista dis-valoriale, poteri eco-climatici, poteri forti delle istituzioni mondialiste (Onu, Oms, organismi finanziari internazionali, Bilderberg, Deep State, Big Pharma) e infine quella parte di Occidente, unione socio-economico-politica serva sciocca dei disegni preternaturali.
La battaglia quindi è appena iniziata e l’elezione di Trump, con l’auspicabile avvento delle politiche da lui annunciate (a proposito, splendida notizia l’uscita degli Usa dall’Oms), non deve illuderci più di tanto anche se le speranze non mancano. Il nemico è più agguerrito e crudele che mai e vuole continuare a imporre alla maggioranza del mondo i disvalori e le mostruosità etiche di minoranze violente e pretestuose. Purtroppo i nostri finti fratelli cattolici sono con loro e anzi, sotto certi aspetti, sono i più crudeli portabandiera dell’attacco ai valori fondanti della tradizione cristiana.
Trump non è certo la panacea dei mali che affliggono il pianeta; vive anch’egli – insieme ad alcuni esponenti del suo governo – contraddizioni non banali e talvolta confliggenti con le nostre istanze di fede. Tuttavia, qui ed ora, è potenzialmente l’arma più potente che abbiamo a disposizione per battere il nemico che, dall’interno, vuole fare a pezzi l’Occidente. È dal 1789 che ci sta provando, anzi da un paio di secoli e mezzo prima… vero Martin?