Mostra blasfema di Carpi. Spunta lettera del cardinale Parolin
di Radio Spada
Nuovo aggiornamento sulla vicenda della mostra blasfema di Carpi. Radio Spada, che ha seguito la vicenda fin dai primi mesi e ha contribuito alla processione di riparazione, ha ricevuto una notizia: un colpo di scena durante l’udienza presso il Tribunale di Modena, relativa all’opposizione alla richiesta di archiviazione del procedimento penale per vilipendio della religione cattolica legato alla mostra Gratiaplena.
L’avvocato Francesco Minutillo ha presentato a sorpresa una prova decisiva: una lettera del cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato vaticano, datata 23 aprile 2024, un documento che apre nuovi scenari sulla vicenda, facendo emergere per la prima volta la preoccupazione del Vaticano per l’effetto della mostra sulla comunità cattolica.
La lettera del cardinale Parolin: preoccupazione e disappunto dal Vaticano
“Ci sono due passi nella lettera che riteniamo decisivi” ha dichiarato l’avvocato Minutillo. “Il primo evidenzia gli effetti dirompenti della mostra sui fedeli. Scrive Parolin: “Tale esposizione, come mi è stato segnalato anche da altre parti, ha generato preoccupazione e disagio tra molti fedeli, suscitando un profondo senso di disorientamento e di disappunto”. Questo passaggio, proveniente dal massimo vertice diplomatico vaticano, conferma uno degli elementi chiave della nostra posizione: la grave e diffusa offesa al sentimento religioso cattolico derivante dalle opere esposte.
L’avvocato Minutillo ha poi sottolineato un secondo passaggio della lettera: “Pur dispiaciuto e preoccupato, non ho trovato facile intervenire in simile situazione. Ho cercato di farlo con compassione e riguardo per tutte le parti coinvolte e avendo di mira la pace e l’unità nella comunità dei fedeli, messe a prova da questa vicenda. Ho ricevuto notizia che la settimana scorsa la mostra è stata chiusa”.
Aggiunge il legale che i fatti connessi alla mostra, compresa la posizione dell’arcivescovo di Modena, “appaiono sempre più da verificare, come richiesto sin dall’inizio, e ci impongono di indicare anche il cardinale Parolin quale teste da esaminare nel corso delle indagini suppletive che abbiamo chiesto sulla vicenda”.
Registrazioni inedite
“Oltre alla lettera – continua l’avvocato Minutillo – abbiamo prodotto una registrazione audio inedita di due fedeli che, il giorno successivo all’apertura della mostra, avevano parlato a lungo con l’artista Andrea Saltini. In questa conversazione l’artista avrebbe lasciato intendere la possibilità del carattere osceno di una delle opere più contestate, Longino. Una tesi che è poi sempre stata negata dall’artista nelle sue dichiarazioni successive”.
Le prove presentate oggi segnano un momento cruciale nel procedimento, sollevando dubbi sull’opportunità della mostra e sulla gestione dell’intera vicenda da parte della curia di Modena.
“Questa lettera squarcia il velo su quanto accaduto all’interno della diocesi” dichiara l’avvocato Minutillo.
Durante l’udienza del 20 gennaio il giudice per le Indagini preliminari, Andrea Scarpa, ha deciso di rinviare la discussione al 3 marzo 2025, per riunire il procedimento con un altro fascicolo riguardante i medesimi fatti al fine di garantire una trattazione unitaria e approfondita della complessa vicenda.