Trump e il buon senso nel mondo impazzito
Proteggere i confini nazionali e fermare l’immigrazione illegale di massa; stroncare la follia “zero emissioni” e il “green deal”; combattere l’attivismo trans e l’ideologia woke; mettere fine all’uso politico della legge come arma; difendere la libertà di parola contro la cancel culture.
Il programma di Trump è semplicemente un programma di buon senso. Ma in un mondo impazzito il buon senso sembra sovversivo.
“I democratici – scrive un commentatore – insistono nel dire di essere i difensori delle norme, ma hanno trascorso due amministrazioni a fare la guerra alle realtà biologiche fondamentali. È ridicolo che Donald Trump abbia dovuto affermare che ci sono solo due sessi. Ma sono stati i democratici, non Trump, a renderlo necessario. Questo è un gradito ritorno alla sanità mentale”.
Il Financial Times, in un articolo intitolato Donald Trump contro lo “stato profondo”: il programma di vendetta del presidente prende forma (con la parola “vendetta” in italiano) scrive che il presidente interverrà a tutto campo, dalle agenzie di intelligence alle forze armate, dagli enti di regolamentazione finanziaria e commerciale fino all’apparato delle forze dell’ordine.
“L’immenso potere dello Stato non verrà mai più utilizzato come arma per perseguitare gli oppositori politici”, ha detto Trump nel discorso inaugurale.
Lunedì, appena insediato, Trump ha licenziato Linda Fagan, comandante della guardia costiera. Aveva gestito male la sicurezza delle frontiere, ha fatto sapere un funzionario. E si era “focalizzata eccessivamente su diversità, equità e inclusione”.
Riorganizzare la burocrazia statale, a tutti i livelli, è una sfida nella sfida.
Nel frattempo, dall’altra pace dell’Oceano, tra le montagne di Davos i signori del World Economic Forum ripropongono imperterriti il mantra a base di sostenibilità e inclusione. Tra loro la presidentessa della Commissione europea Ursula von der Leyen, il cancelliere tedesco uscente Olaf Scholz, socialdemocratico, e il suo probabile sostituto, il cristiano-democratico Friedrich Merz. Presente anche la cancelliera dello scacchiere britannica, Rachel Reeves.
Il confronto tra il mondo del buon senso e quello del delirio ideologico non potrebbe essere più stridente. Il Deep State permetterà che il primo abbia la meglio?