di Fabio Battiston
Caro Aldo Maria,
il 24 gennaio si è svolta negli Stati Uniti l’annuale Marcia per la vita. La manifestazione è stata caratterizzata da una grande partecipazione popolare e da un’atmosfera di speranza per ciò che le battaglie pro-life sapranno ottenere, anche in virtù dell’elezione di Trump. A riprova della vicinanza della nuova Amministrazione alle istanze dei movimenti per la vita, vi è stato un importante intervento del vicepresidente Vance che ha finalmente usato parole che sembravano ormai sparite dal dizionario di un qualsiasi politico d’ogni latitudine. Il testo integrale del discorso lo potete leggere qui.
Ho atteso quasi quattro giorni prima di scriverti a proposito di quest’evento. Tra il 20 e il 23 gennaio i “fidi pennini” di Avvenire avevano trattato l’avvenimento all’interno di articoli nei quali la questione era mescolata a una serie di feroci critiche contro Trump e le sue decisioni oppure con fredde cronache sulla storia della manifestazione. Ebbene, dal 24 in poi (compresa l’edizione on-line di stamane) l’organo ufficiale del Cominform Cei non ha scritto una parola che è una sull’evento, la partecipazione popolare e i discorsi che sono stati pronunciati (specie quello, ripeto, di Vance).
Da quanto ho potuto constatare (pur con le limitazioni della mia ricerca) anche l’Osservatore Romano ha avuto il medesimo “ignorante” comportamento.
Tutto questo, se mai ce ne fosse ancora bisogno, dà la misura (ormai da tempo stracolma) del “sentimento” che oggi impera nella ex-chiesa cattolica apostolica romana e tra i suoi adepti, aggrappati come non mai alla coda di belzebù.
Non credo sia soltanto una questione di denaro (come si evidenzia chiaramente nell’articolo che Duc in altum propone oggi) o, almeno, non c’è solo questo aspetto. Siamo invece di fronte a una vera e propria alleanza mefitica e dis-valoriale tra un’umanità laico-sacerdotale traditrice e il male assoluto. Un meta-progetto in cui la vil moneta è solo un aspetto marginale, anche se vergognoso.
Se questo è ciò che la Nuova Chiesa Universal-sinodale vuole essere e restare per l’eternità, con gioia e compiacimento dei suoi accoliti, si accomodi pure. Noi non la seguiremo mai.