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Don Camillo

Don Camillo: – Gesù, avete visto?

Gesù: – Che cosa, don Camillo?

Don Camillo: – Il papa all’Angelus ha fatto pubblicità a una trasmissione tv.

Gesù: – Una buona trasmissione, spero.

Don Camillo: – Ha raccomandato di guardare l’intervista a una poetessa sopravvissuta alla Shoah.

Gesù: – Argomento importante.

Don Camillo: – Ma Gesù! Il papa! All’Angelus!

Gesù: – Che c’è che non va?

Don Camillo: – Il papa che “lancia” una trasmissione tv approfittando della preghiera dell’Angelus…

Gesù: – Ha un suo modo di comunicare.

Don Camillo: – Ma a me non sembrava il caso. Anche perché di quella trasmissione il papa è stato ospite tre volte. L’ultima per promuovere un suo libro.

Gesù: – Se ti può consolare, pensa che anch’io ho qualcosa in comune con la tv.

Don Camillo: – Cioè?

Gesù: – Parlavo per… parabole.

Don Camillo: – Gesù, non riesco a ridere. E mi viene in mente che al suo primo apparire il papa disse “buonasera”, come fanno i conduttori in tv.  Forse più che il piccolo gregge gli interessa il piccolo schermo. E più che l’andare dietro a voi, Gesù, l’andare in onda.

Gesù: – Don Camillo! Non essere malevolo.

Don Camillo: – Chiedo perdono, Gesù. Certo è che quando il papa si comporta così ho proprio la tentazione di fare… zapping.

Gesù: – Beh, c’è libertà di telecomando. L’importante è che nel palinsesto del tuo cuore ci sia sempre posto per me.

 

 

Aldo Maria Valli:
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