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L’amministrazione Obama e la rinuncia di Benedetto XVI. Una lettera torna a chiedere indagini
Nel 2017, poco dopo il primo insediamento del presidente Trump, su The Remnant Newspaper fu pubblicata una lettera aperta che richiedeva un’indagine sul possibile coinvolgimento dell’amministrazione Obama negli affari della Chiesa cattolica.
Nello specifico, gli autori chiedevano se il governo degli Stati Uniti fosse coinvolto nella sequenza di eventi che portarono alle dimissioni di papa Benedetto XVI l’11 febbraio 2013 e al conclave che elesse papa Francesco il 13 marzo 2013.
La lettera fu ampiamente diffusa in tutto il mondo, ma durante la prima amministrazione Trump non vene intrapresa alcuna azione. Di conseguenza, le domande sollevate allora sono rimaste senza risposta.
Ecco le principali:
- A quale scopo la National Security Agency stava monitorando il conclave che ha eletto papa Francesco?
- Quali altre operazioni segrete sono state condotte da agenti del governo statunitense in merito alle dimissioni di papa Benedetto o al conclave che ha eletto papa Francesco?
- Gli agenti del governo statunitense avevano contatti con la “mafia di San Gallo” del cardinale Danneels?
- Le transazioni monetarie internazionali con il Vaticano furono sospese negli ultimi giorni prima delle dimissioni di Papa Benedetto. C’i fu il coinvolgimento di agenzie del governo statunitense?
- Perché le transazioni monetarie internazionali ripresero il 12 febbraio 2013, il giorno dopo che Benedetto XVI annunciò le dimissioni? Una mera coincidenza?
- Quali azioni sono state effettivamente intraprese da John Podesta, Hillary Clinton e altri esponenti legati all’amministrazione Obama coinvolti nella discussione che proponeva di fomentare una “primavera cattolica”?
- Quale fu lo scopo e la natura dell’incontro segreto tra il vicepresidente Joseph Biden e papa Benedetto XVI in Vaticano, avvenuto intorno al 3 giugno 2011?
- Quali ruoli hanno svolto George Soros e altri finanzieri internazionali che potrebbero attualmente risiedere nel territorio degli Stati Uniti?
Oggi vogliamo richiamare ancora una volta l’attenzione su questa lettera, con la speranza che le domande in essa contenute trovino risposta. La seconda amministrazione Trump si dimostra disposta ad andare a fondo delle questioni difficili, quindi crediamo che adesso un’indagine approfondita sia possibile.
Per essere chiari, non stiamo chiedendo un’indagine sulla Chiesa. Per quanto strano possa essere il comportamento dell’attuale papa, e per quanto il suo programma sembri allinearsi a quello dei ricchi e dei potenti (Klaus Schwab, George Soros e il Partito Democratico degli Stati Uniti), qui non è nostra intenzione indagare sul papa e sui vescovi da lui nominati. Stiamo chiedendo un’indagine sugli affari del governo americano.
Che un governo corrotto tenti di inserirsi nella vita della Chiesa non è un fatto inedito. Nel corso della storia si sono verificati numerosi casi del genere. È certo che un governo in cui 51 funzionari dell’intelligence avrebbero mentito al popolo americano per orientare un’elezione non è al di sopra del sospetto di aver tentato di pilotare un conclave. Altrettanto certo è che un governo ossessionato dal promuovere la propria linea su transgender e aborto non è al di sopra del sospetto di interferire con un conclave se ciò potesse in qualche modo far progredire la propria agenda.
Diversi organi di informazione hanno riferito che vari uffici vaticani erano sorvegliati elettronicamente dalle agenzie di intelligence statunitensi, sia prima sia durante il conclave del 2013. Se queste accuse fossero vere, le conseguenze del monitoraggio del conclave sarebbero significative.
Riteniamo che sia responsabilità dei cattolici degli Stati Uniti presentare una petizione al nostro governo affinché autorizzi un’indagine su queste questioni critiche. I cattolici di tutto il mondo se lo aspettano da noi. Questa lettera aperta sarà seguita da richieste di declassificazione di categorie generali di documenti e di rilascio degli stessi ai sensi del Freedom of Information Act.
Bisogna ribadire che non stiamo chiedendo un’indagine sulla Chiesa cattolica; stiamo semplicemente chiedendo un’indagine sulle attività dell’amministrazione Obama-Biden, che ha fomentato vari colpi di Stato e rivoluzioni colorate per rovesciare governi in tutto il mondo. Questa stessa amministrazione ha forzato le dimissioni di un papa in modo che un prelato favorevole alla sua agenda potesse essere insediato come pontefice?
David L. Sonnier, tenente colonnello dell’esercito americano (in pensione)
Elizabeth Yore, fondatrice di YoreChildren
Michael J. Matt, direttore di The Remnant
John Henry Westen, co-fondatore, CEO, redattore di LifeSiteNews
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