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Il manifesto dice sì alla vita, ma non viene affisso davanti all’ospedale. Inaccettabile prevaricazione
Comunicato per la mancata affissione del poster Maternità davanti all’ospedale Fallacara di Triggiano (Bari)
L’associazione nazionale Crociata cattolica per la Regalità di Nostro Signore Gesù Cristo, nella persona del presidente nazionale Gianluca Martone, esprime massimo sdegno e disapprovazione per la mancata affissione di un poster Maternità di dimensione 6 x 3 davanti all’ospedale Fallacara di Triggiano (Bari) dal 24 febbraio 2025 al 9 marzo 2025, con regolare contratto firmato e pagato dallo stesso legale rappresentante Martone. Purtroppo, il Gruppo Ipas S.p.A, società con la quale il sodalizio religioso cattolico ha stipulato il contratto di committenza, non ha rispettato gli impegni contrattuali, condizionato dall’agenzia P.F. International che, in modo totalmente discriminatorio e ideologico, si è opposta a tale affissione. In questa gravissima vicenda, in cui vengono lesi i più elementari diritti costituzionali e democratici, ci sono alcune osservazioni da fare:
1) l’associazione religiosa è stata immotivatamente e anche illegalmente ostacolata, in violazione anche dei principi fondamentali di cui agli artt. 2, 3, 7, 18, 19 e 21 della Costituzione, nell’esercizio dei diritti di agire sul territorio nazionale e di promuovere il fine preminente per cui è stata fondata, ossia quello di tutelare la vita nascente dal concepimento alla morte naturale, cosi come è statuito nell’atto costitutivo e nello Statuto.
Inoltre, il manifesto oggetto di affissione non presenta alcun oggettivo elemento di violenza nei riguardi di chicchessia, ponendo unicamente in evidenza la bellezza del dono della maternità con un abbraccio e un bacio meraviglioso dato da una mamma alla sua bellissima bimba e con una preghiera cattolica di affidamento dei figli a Maria e a Giuseppe, al fine di invogliare le donne a pregare e ad aprirsi al dono della vita in modo positivo, senza fare riferimento in alcun modo alla legge 194 che, anzi, tutela e garantisce l’obiezione di coscienza all’aborto, almeno sulla carta, anche se nella pratica ciò non avviene. Sussiste nella vicenda stessa anche una gravissima discriminazione religiosa, oltre che l’ipocrisia di un sistema che, a parole, si lamenta del crollo della natalità in Italia e poi combatte chi lotta con coraggio eroico per promuovere questi valori sacri in tutta Italia.
2) Tale contratto di rilevanza pubblica, in quanto firmato dal presidente dell’associazione medesima impegnata da anni sul territorio nazionale per divulgare questi valori sacri della vita e della fede cattolica in modo positivo e non certamente con violenza, è stato stipulato e totalmente corrisposto nell’ammontare richiesto dal Gruppo Ipas S.p.A. il giorno 13 gennaio 2025. Pertanto, vi era oltre un mese di tempo per rimuovere ogni ostacolo alla legittima affissione del poster. Questo comportamento configura una corresponsabilità con dolo e colpa grave con l’altra società P.F. International nell’atto discriminatorio e non un’irresponsabilità per causa non imputabile, in quanto vi era tutto il tempo per risolvere la questione nel migliore dei modi e non danneggiare in modo gravissimo il sodalizio stesso. Inoltre, i motivi addotti di poter suscitare reazioni violente da parte di privati o di associazioni, che sono stati comunicati dal tecnico commerciale di Ipas come motivo del diniego di P.F. International all’affissione, non sussistono affatto, in quanto il legale rappresentante Martone sta distribuendo migliaia di volantini simili sul territorio nazionale, attività realizzata proprio nella giornata di ieri davanti all’ospedale barese per oltre quattro ore, riscontrando attestazioni di affetto, di stima e di profonda umanità da parte di moltissime persone, assetate di Dio e di sacro, inclusi diversi membri delle forze dell’ordine. Infatti, l’associazione Crociata cattolica per la Regalità di Nostro Signore Gesù Cristo sposa completamente la formazione salesiana del grande san Francesco di Sales, il quale affermava che il miele attira più dell’aceto.
Ci si augura una risoluzione positiva di questa gravissima vicenda, che mostra ancora una volta in modo palese quanto sia difficile la lotta per la vita e la fede cattolica in Italia, nonostante messaggi veicolati con grande amore, rispetto e rigore formali, propri del sodalizio stesso e del suo presidente Gianluca Martone.
Dr. Gianluca Martone Presidente Nazionale Associazione “Crociata Cattolica per la Regalità di Nostro Signore Gesu’ Cristo”.