X

Lettere a “Duc in altum”

Su un lapsus freudiano

Caro Aldo Maria,

nel tuo splendido e ultra-condiviso sostegno [qui] alla manifestazione di Francesco Toscano e Marco Rizzo a Roma, ho notato che, nell’elenco che hai fatto dei partecipanti all’altra piazza (del finto popolo), mancava la componente più ignominiosa: quella massa pseudo-cattolica fatta di preti, suore, monsignori e laici “impegnati” che mangia tutto il giorno pane, Zuppi, Avvenire e disvalori anti-cristiani in salsa woke-dem.

Poiché è di tutta evidenza come per noi credenti sia stata proprio quella la presenza più fastidiosa e indisponente all’ignobile manifestazione, mi piacerebbe sapere cos’è che ti ha spinto a non citarli nel peraltro splendido elenco che hai fatto. Oppure si è solo trattato di una involontaria dimenticanza?

Fabio Battiston

Caro Fabio,

direi che è stato un lapsus freudiano, un errore causato da un conflitto interiore. Osservare certi rappresentanti della Chiesa e del mondo cattolico mentre si schierano spudoratamente dalla parte del nemico mi procura un tale strazio che a volte preferisco non vedere. Ma per fortuna tu hai rimediato!

AMV

*

La verità, nient’altro della verità

Caro Valli,

grazie per aver pubblicato [qui] il video della manifestazione che si è tenuta ieri a piazza Bocca della verità! Luogo azzeccatissimo, ché davvero lì la verità è apparsa nel suo semplice splendore, una verità che è tale e che va al di là di posizioni politiche rinchiuse in stereotipate etichette, una verità da persone oneste e intelligenti, unite da una passione comune e da un autentico amore per i propri simili, per la patria e per i destini del mondo intero. Come non vedere sotteso in tutto questo uno spirito cristiano vero e non distorto da malsane ideologie sintonizzate con le malefiche lusinghe del mondo?

Stiamo vivendo un momento epocale che necessita di persone forti e coraggiose e nel contempo miti come colombe e astute come serpenti.

Ci soccorra la Madonna, ci aiutino tutti santi del paradiso e noi non stanchiamoci di pregare, soprattutto con la corona in mano.

Con la solita stima

Antonina Sìcari

*

Quella strana foto del papa

Caro Aldo Maria,

nella foto di papa Francesco diffusa ieri c’è qualcosa che mi tormenta. Perché hanno scelto di riprenderlo di spalle? Così sembra una foto rubata. Perché non ha la papalina in testa? È il papa! Un po’ di dignità, santo cielo!

E perché non farlo andare alla finestra (anche tenendola chiusa) per un brevissimo cenno di saluto? Se si vuole comunicare che il papa sta meglio, a ben vedere con questa foto si ottiene il risultato opposto.

Insomma, dopo più di un mese senza immagini, si poteva continuare sulla stessa strada.

Michele Rizzi

Gentile Michele,

anch’io, non appena l’ho vista, mi sono chiesto il perché di quella foto che, lungi dall’essere rassicurante, mi è sembrata strana e troppo costruita. Poi ho pensato: magari sull’altro lato del volto del papa c’è una cannula nasale e non l’hanno voluta mostrare. Si vede comunque una mano molto gonfia, forse a causa delle flebo o forse per un accumulo di liquidi.

C’è poi chi sostiene che la foto sia vecchia. Forse di una settimana fa, forse di due anni fa.

La sostanza è che si tratta di una foto ambigua. E ancora una volta, anche da questi dettagli, si conferma che l’ambiguità è la cifra dell’intero pontificato bergogliano.

AMV   

*

La preghiera per papa Francesco

Ieri, dopo la concelebrazione eucaristica con i mei confratelli, durante la quale il superiore della Comunità che la presiedeva aveva invitato tutti a pregare per la guarigione di papa Francesco, un confratello, conoscendo la mia posizione molto critica sul pontificato di Bergoglio, mi ha domandato ironicamente se avevo pregato a tal fine: gli ho risposto che certamente lo avevo fatto, ma precisamente per la sua guarigione spirituale, cioè per la sua conversione, pregando per papa Francesco allo stesso modo in cui Gesù aveva pregato per Simon Pietro, allorché gli disse: “Simone, Simone,…io ho pregato per te, che non venga meno la tua fede; e tu, una volta ravveduto, conferma i tuoi fratelli” (Lc 22,31-32).

Io prego dunque per papa Francesco, ma come ha fatto Gesù per Pietro, cioè per il suo ravvedimento. Sarebbe meraviglioso, e riporterebbe pace, serenità, sicurezza e fiducia nella Chiesa, se Bergoglio, tornando spiritualmente guarito, cioè convertito, in Vaticano, chiedesse perdono a tutti per essersi lasciato vincere da satana – “Simone, ecco satana vi ha cercato per vagliarvi come il grano” (Lc 22,31) – nei suoi pronunciamenti e gesti oggettivamente eretici in materia sia dottrinale sia morale e liturgica, gettando tutta la Chiesa nella confusione, nello sconcerto e nello smarrimento.

Se papa Francesco dichiarasse solennemente di rigettare tutti quei suoi pronunciamenti e gesti e tutte le sue improvvide prese di posizione, la barca della Chiesa, sballottata dalla tempesta, ritroverebbe la calma e la piena fiducia nella potenza del suo Signore, che comanda al vento e ai marosi (Mc 4 37-40; cfr Mt 8,27). Tutto ciò getterebbe una grande luce soprannaturale sul prossimo conclave e guiderebbe i cardinali nella scelta del successore di Francesco ammonendo il nuovo papa sul come svolgere il suo ministero di pastore universale.

Occorre davvero pregare per questo tipo di guarigione di papa Francesco, diversamente per la Chiesa si preparerebbero solo tempi molto tristi e bui.

Don Francesco Cupello

___________________________________

blogducinaltum301@gmail.com

Aldo Maria Valli:
Post Correlati