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Don Camillo

Don Camillo: – Gesù, avete visto?

Gesù: – Che cosa, don Camillo?

Don Camillo: – Dopo il sinodo sulla sinodalità, il papa ha dato avvio a un “processo di accompagnamento e valutazione della fase attuativa” e in proposito la Segreteria generale del sinodo ha inviato ai vescovi una lettera.

Gesù: – E tu l’hai letta, don Camillo?

Don Camillo: – Sì. E mi sembra una supercazzola in piena regola.

Gesù: – Don Camillo!

Don Camillo: – Scusatemi, Gesù, ma quando ci vuole ci vuole.

Gesù: – Spiegami.

Don Camillo: – È tutto uno sproloquiare sulla sinodalità “come dimensione essenziale della vita ordinaria della Chiesa” eccetera eccetera. Aria fritta, in un ecclesialese insopportabile.

Gesù: – Uhm.

Don Camillo: – E non si parla mai di voi, del Vangelo, della conversione! Non so proprio che farmene!

Gesù: – Mettiamola così: visto che siamo in quaresima, leggere certi documenti può valere come penitenza.

Don Camillo: – Mettiamola così. Ma dove andremo a finire?

Gesù: – Don Camillo, stai sereno.

Don Camillo: – Gesù, è veramente difficile.

Gesù: – Lo so. Ma tu prega. E tutto ciò che chiederai con fede nella preghiera lo otterrai.

Don Camillo: – Tutto tutto?

Gesù: – Tutto.

Don Camillo: – E allora chiedo che le baggianate sinodali finiscano nel nulla.

Gesù: – Don Camillo, consideralo fatto.

Don Camillo: – Grazie, Gesù.

 

 

Aldo Maria Valli:
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