23Mar

Meditazione / L’urgenza di cambiare vita

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by Aldo Maria Valli

Se non vi convertite, perirete tutti allo stesso modo

Lc 13,1-9

di Eremita

Oggi il Signore ci dà una Parola forte, una Parola di vita, di conversione. Una Parola che ci scuote, perché siamo dentro un tempo difficile, un tempo in cui il Signore ci sta visitando. Questa Parola ci chiede di guardarci dentro, di non fare gli indifferenti, di non pensare che riguardi solo gli altri. Questa Parola è per te, per me, per ciascuno di noi. Perché Dio ci ama, e ci vuole salvare. Ma per farlo deve scuoterci, deve chiamarci all’urgenza di cambiare vita.

Il Vangelo di oggi ci presenta un momento drammatico. Alcuni vengono a riferire a Gesù fatti di cronaca, tragedie che avevano colpito il popolo. Pilato aveva fatto uccidere alcuni galilei mentre offrivano sacrifici. Un fatto terribile. E Gesù cosa dice? Pensate che quei galilei fossero più peccatori di voi? E racconta un altro fatto: diciotto persone morte sotto la torre di Siloe. Un crollo improvviso. Un disastro che aveva scosso tutti.

Il Signore fa un’affermazione tremenda: “Se non vi convertite, perirete tutti allo stesso modo”. Questa Parola è per noi, oggi. Non è per quelli di duemila anni fa. È per noi che stiamo leggendo questa catechesi. Tu pensi che gli altri abbiano bisogno di convertirsi più di te? Che sono loro quelli che devono cambiare? Ebbene, il Signore ti dice: “Se non ti converti, perirai allo stesso modo”. Perché il problema non è morire. Tutti dobbiamo morire. Il problema è come morire. Se moriamo senza Dio, senza aver conosciuto il suo amore, senza aver ricevuto la sua misericordia, siamo perduti.
E poi Gesù racconta una parabola. Parla di un fico che da tre anni non dà frutti. E il padrone dice: “Taglialo. Perché deve sfruttare inutilmente il terreno?”. Questo fico siamo noi. Dio è venuto tante volte a cercare frutti nella nostra vita. Ha mandato i profeti, ha mandato suo Figlio, ha mandato la Chiesa. Quante volte hai ascoltato la Parola di Dio? Quante volte il Signore ha bussato al tuo cuore? Eppure continui a vivere come se Dio non esistesse. Continui a vivere per te stesso, a cercare la tua volontà, il tuo piacere, la tua gloria.

Ma Dio non si stanca. Il vignaiolo dice al padrone: “Lascialo ancora quest’anno, gli zapperò intorno e gli metterò il concime”. Dio ha pazienza con noi. Ci dà un altro anno, un altro tempo, un’altra possibilità. C manda altre Parole, dona fratelli che pregano per noi, che ci sopportano, che camminano con noi. Non siamo solo, non siamo abbandonato. Dio ti ama, e ti sta aspettando.
Ma attenzione! “Ancora quest’anno” non vuol dire per sempre. Il tempo che Dio ti dà è prezioso, ma non infinito. Il Signore sta arrivando, e non vuole trovarti sterile. Vuole trovare dei frutti. Vuole trovare la conversione, la metanoia. Cambiare la mente, cambiare il cuore, tornare a Dio, fidarsi di lui. Lasciare la menzogna del demonio che ti dice che senza Dio starai meglio, che facendo quello che ti pare sarai felice. Non è vero! È una trappola! Guarda la tua vita. Sei felice? Sei libero? O sei schiavo dei soldi, del sesso, della droga, del giudizio degli altri? Guardati, e ascolta oggi questa chiamata: convertiti!
Siamo in un tempo di grazia. Il Signore ci ha chiamati nella Chiesa, ci ha dato i sacramenti. Ci ha dato la Parola di Dio che ci illumina. È come quel vignaiolo che zappa intorno a noi e mette il concime. Il Signore sta preparando il nostro terreno, sta lavorando perché diamo frutto. Ma dobbiamo aprire il cuore. Lasciarlo lavorare. Dargli fiducia.

Non pensare che ci sia tempo, non pensare che tu possa continuare a rimandare. Oggi il Signore ti chiama. Oggi. Non domani. Ascolta la sua voce e rispondi. Non rifiutare questa visita. Non indurire il cuore.
Ci sarà un giudizio. Il fico sterile alla fine verrà tagliato se non dà frutto, ma Dio non vuole questo. Dio non vuole la morte del peccatore, ma che si converta e viva. Vuole la tua vita, la tua felicità. Vuole farti partecipare alla sua gloria, alla sua festa. Vuole darti una veste bianca e un nome nuovo. Vuole farti suo figlio, ma devi rispondere.

E come si fa a rispondere? Lasciandoti amare. Lasciandoti prendere per mano dalla Chiesa, aprendo il cuore ai fratelli, accogliendo la Parola di Dio, chiedendo perdono dei tuoi peccati, accostandoti al sacramento della riconciliazione. Dio ti ama così come sei, ma non vuole lasciarti così. Vuole cambiare la tua vita, vuole fare di te un santo.
Oggi il Signore passa. È qui. Sta camminando in mezzo a noi. Ti guarda negli occhi e ti dice: “Convertiti!”. Non una minaccia, ma un invito d’amore. È il Signore che bussa alla porta del tuo cuore. Non chiuderla, non scappare. Apri, e lascia che entri. Ti darà la pace che cerchi. Ti darà la vita eterna.

Amen.

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