Una mamma denuncia: «Discriminata perché ho criticato i cartelli “inclusivi” esposti nella scuola elementare»

Si chiama Angela Reading, vive a North Hanover Township, nel New Jersey, e ha intentato una causa contro diverse agenzie statali e federali con l’accusa di aver subito ritorsioni per aver criticato pubblicamente manifesti scolastici contenenti riferimenti a identità sessuali quali “pansessuale”, “non binario”, “genderqueer” e “polisessuale”.

Angela Reading sostiene che in seguito ai suoi post sui social media le è stato tolto lo status di “viaggiatrice fidata” che il Department of Homeland Security assicura ai viaggiatori frequenti e che consente di ottenere alcune agevolazioni come evitare le file negli aeroporti.

Secondo la signora Reading, la Transportation Security Administration ha preso il provvedimento come ritorsione. Si è dunque rivolta agli avvocati e ha intentato una causa. Devota cristiana, sostiene che le misure nei suoi confronti violano i diritti alla libertà di espressione e di religione sanciti dal Primo emendamento della Costituzione degli Stati Uniti. La causa legale, intentata nel marzo 2023 dalla Thomas More Society, sostiene che anche la sorveglianza a cui Angela Reading è stata sottoposta durante i viaggi è una misura contro le sue critiche su contenuti che ritiene inappropriati per l’istruzione elementare.

I fatti risalgono al novembre 2022, quando la signora Reading fece sentire la sua voce in un gruppo Facebook dopo aver partecipato a un’attività scolastica con la figlia di sette anni: «Ho partecipato a una serata sulla matematica in una scuola elementare e mia figlia, leggendo alcuni cartelli a tema sessuale realizzati dagli alunni, mi ha chiesto che cosa significasse “polisessuale”. Ero indignata. Perché le scuole elementari consentono o incoraggiano i bambini a interessarsi della sessualità e a realizzare poster di quel genere? Non è nel curriculum approvato. È qualcosa di perverso e dovrebbe essere illegale».

Il distretto scolastico ha poi confermato che i poster erano stati realizzati dagli studenti dalla quarta alla sesta elementare durante la cosiddetta “Settimana del rispetto”, attività che includeva messaggi di sostegno alla comunità LGBTQ+.

Helen Payne, sovrintendente del distretto scolastico di North Hanover Township, conferma: “Alcuni cartelli includevano bandiere che identificavano diversi gruppi sessuali, come transgender, bisessuali, lesbiche, pansessuali, insieme a messaggi di inclusione”.

All’epoca, Angela Reading era membro eletto del consiglio scolastico distrettuale regionale, che comprendeva le classi dalla settima alla dodicesima, mentre suo marito faceva parte del consiglio scolastico locale responsabile della scuola primaria. Nel dicembre del 2022, in seguito alle polemiche sollevate dalla loro presa di posizione, entrambi sono stati costretti a dimettersi.

Le reazioni suscitate dalle parole di Angela Reading sono andate molto al di là dell’ambito scolastico. Tra le prove presentate nella causa legale c’è la mail di un ufficiale dell’esercito americano, il maggiore della riserva Christopher Schilling, secondo cui i messaggi della signora Reading sollevavano “preoccupazioni per la sicurezza di molte famiglie”. Nel dossier preparato dai legali sono incluse anche comunicazioni tra i funzionari della base militare McGuire-Dix-Lakehurst e le autorità locali e statali nelle quali un funzionario responsabile del programma antiterrorismo dell’Army Security Detachment presso la base dichiarava di essere in contatto con l’Ufficio per la sicurezza interna dello Stato del New Jersey per monitorare “gruppi di odio o di estrema destra”.

Anche il capo della polizia locale, Robert Duff, è stato coinvolto. Secondo i documenti in possesso del tribunale, Duff ha chiesto all’amministratore del gruppo Facebook di rimuovere i post di Angela Reading, sostenendo che in caso contrario ci sarebbe stato un pericolo di morte per gli studenti e paragonando la situazione a quelle che portarono alle sparatorie di Uvalde, in Texas, e Colorado Springs.

La causa legale originale, che metteva sotto accusa l’amministrazione cittadina, il capo della polizia, il sovrintendente scolastico e diversi funzionari militari e della base, in un secondo tempo è stata ampliata per includere il segretario per la Sicurezza nazionale Kristi Noem, il capo della Transportation Security Administration Adam Stahl e la direttrice della Sicurezza interna del New Jersey, Laurie Doran.

Il caso è ancora in attesa di risoluzione. Nel dicembre 2024 una corte d’appello federale ha respinto le richieste di Angela Reading al fine di impedire ulteriori restrizioni, ma ha criticato duramente le azioni delle autorità: “Le accuse di Angela Reading – si legge – sono gravi e sollevano questioni significative ai sensi della clausola sulla libertà di parola”.

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Nell’immagine, il poster con le bandiere “polisessuali” esposto alla Upper Elementary School di North Hanover Township, New Jersey

Fonte: ncregister

 

 

Aldo Maria Valli:
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