Verso la guerra / L’Ue e la borsetta della sopravvivenza

Nella sua nuova versione bellicista, l’Unione europea, sempre pronta a scendere in campo per il nostro bene, ha presentato la borsetta della resilienza. Trattasi di vera e propria borsetta contenente alcuni oggetti utili per sopravvivere durante le prime settantadue ore in caso di attacco da parte del nemico.

È stata tale Hadja Lahbib, commissaria europea per la Gestione delle Crisi, a pubblicare sul suo profilo X un video per spiegare di che si tratta.

Con tono ironico e leggero (mamma Ue non vuole che ci spaventiamo), la commissaria ha mostrato che tra gli oggetti contenuti nella borsetta ci sono acqua, torcia, medicinali, occhiali, documenti d’identità, fiammiferi e un coltellino svizzero con diciotto funzioni.

“Sii preparato, sii al sicuro”, ha detto la commissaria.

Dobbiamo veramente ringraziare la commissaria e, tramite lei, l’intera Ue. Prima di tutto per il tono ironico che aiuta a sdrammatizzare (se guerra sarà, meglio andarci sorridendo, senza musi lunghi). Poi per l’idea che i cittadini europei abbiano bisogno di farsi spiegare che cosa portare con sé in caso di necessità (giusto avere un atteggiamento materno). Infine per lo scrupolo, perché mica tutti sono stati boy scouts e a qualcuno può anche sfuggire l’utilità, tanto per dire, del coltellino svizzero con diciotto funzioni.

I soliti critici hanno osservato che in caso di attacco nucleare a poco serviranno torcia e fiammiferi (perché farà fin troppo caldo) e che di fronte a un fungo atomico non c’è coltellino svizzero che tenga. Ma si tratta, evidentemente, di provocazioni da parte di chi non ha capito che in pratica in guerra ci siamo già e dobbiamo calarci nella parte.

Bene hanno fatto quindi i gradi giornali, che hanno preso tutto molto sul serio parlando di “garanzie per settantadue ore in autonomia” e precisando che il video fa parte di “una campagna più ampia lanciata dalla Commissione europea con l’obiettivo è incoraggiare i cittadini a prepararsi”. Strategia che prevede “trenta azioni, tra cui la creazione di un hub per coordinare le risposte alle crisi”. Infatti, come dice la commissaria, “le attuali minacce che l’Europa si trova ad affrontare sono più complesse che mai”.

La commissaria è entrata nei dettagli. Per esempio ha raccomandato di portare con sé soldi in contanti, perché “nel mezzo di una crisi il cash è sovrano e la tua carta di credito può essere solo un pezzo di plastica”. Poi ha raccomandato di mettere nella borsetta anche le carte da gioco, perché “un po’ di distrazione non fa male a nessuno”.

Che dire? Siamo senza parole dinnanzi a tanta sollecitudine. Ci chiediamo solo perché la commissaria si sia presentata tutta elegante e non in mimetica. Ma è evidente il desiderio di non spaventarci.

In fondo è solo una guerra. Che sarà mai.

La commissaria ha concluso: “Spetta agli Stati membri definire, sulla base delle posizioni geografiche e geostrategiche, che cosa bisogna avere nel kit con le scorte”.

E poi dicono che la Ue non è attenta alle esigenze nazionali.

L’ora delle decisioni irrevocabili è giunta. Armiamoci di borsetta!

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