Germania / Sempre più marcato l’abbandono della Chiesa cattolica. E le ordinazioni sacerdotali sono ai minimi storici

In Germania il grande inverno della Chiesa cattolica continua a farsi sentire. La diminuzione dei fedeli sta avvenendo a un ritmo ormai più che allarmante. Secondo i dati preliminari pubblicati nei giorni scorsi dalla Conferenza episcopale tedesca, nel 2024 hanno ufficialmente lasciato la Chiesa 321.611 persone, cifra che supera di gran lunga quella dei nuovi ingressi (1.839) e dei rientri (4.743). Per la prima volta in questo secolo il numero dei cattolici è sceso sotto i venti milioni. In dieci anni la Chiesa tedesca ha perso quattro milioni di fedeli.

Attualmente, il numero totale dei cattolici nel Paese ammonta a 19,77 milioni, solo il 27,3% della popolazione. Ancora peggiore è il livello di pratica religiosa: solo il 6,6% dei fedeli partecipa regolarmente alla messa domenicale. Le percentuali di partecipazione più elevate si sono registrate nell’est del Paese, in diocesi come Görlitz (14,4%) e regioni come la Sassonia (12,2%), mentre in stati come il Saarland o la Renania-Palatinato la percentuale è solo del 4 o del 5%.

Per quanto riguarda i sacramenti, durante l’anno sono stati celebrati 116.222 battesimi, 152.280 prime comunioni, 105.041 cresime e 22.504 matrimoni. Ci sono stati anche di 212 mila funerali religiosi.

Il calo del numero dei sacramenti celebrati non è un fenomeno riguardante il 2024, ma fa parte di una tendenza al ribasso in atto ormai da diversi anni. Sebbene il rapporto non includa confronti diretti con gli anni precedenti, i dati disponibili evidenziano un calo sostenuto.

Tra il 2014 e il 2024 i battesimi sono diminuiti del 29,6%, le prime comunioni del 19,9% e le cresime del 30,0%. Ancora più marcato è stato il calo dei matrimoni cattolici, pari al 48,9%. Vale a dire praticamente la metà rispetto a dieci anni fa.

Le regioni più colpite dall’abbandono sono la Baviera (87.184), la Renania Settentrionale-Vestfalia (86.946) e il Baden-Württemberg (50.056). Al contrario, i numeri più bassi sono stati registrati negli stati nordorientali, come il Meclemburgo-Pomerania Anteriore, dove i cattolici costituiscono una percentuale molto piccola della popolazione.

Tra le diocesi, Colonia guida la statistica dei ritiri con quasi 29 mila abbandoni, seguita da Monaco-Frisinga (27.475) e Friburgo (25.813).

Su circa 1.900 nuovi membri della Chiesa più di 1.600 provengono da contesti protestanti.

Per lasciare formalmente la Chiesa, in Germania un cattolico battezzato deve prenotare un appuntamento presso un ufficio del registro locale o un tribunale, fornire una serie di documenti e pagare una quota di circa 32 euro. Il richiedente riceve un certificato che conferma che non è più registrato e quindi non è soggetto al pagamento della tassa ecclesiastica. Nello stesso tempo, chi lascia la Chiesa riceve una lettera dalla diocesi in cui si viene informati che non si potranno più ricevere i sacramenti né sarà possibile ricoprire incarichi nella Chiesa o prestare servizio come padrini e madrine per battesimi e cresime.

Per la prima volta dal 2018, nel 2024 sono stati più i protestanti che i cattolici a essersi formalmente dissociati. In Germania la Chiesa protestante, una federazione di venti Chiese regionali luterane, riformate e unite, ha annunciato di aver perso circa 345 mila membri nel corso dell’anno.

Alla fine del 2024, in Germania si contavano 19,8 milioni di cattolici e quasi 18 milioni di protestanti, su una popolazione complessiva di circa 84 milioni.

Nella Chiesa cattolica anche le ordinazioni sacerdotali sono ai minimi storici.  Nel 2024 nelle ventisette diocesi della Germania sono stati ordinati solo ventinove nuovi sacerdoti, record negativo per il Paese.

Il numero di ordinazioni è in diminuzione in Germania fin dal 1962, quando furono 557. Da allora la cifra annuale non era mai scesa sotto le trenta unità, ma ora anche quella barriera è stata infranta.

Nel 2004 le nuove ordinazioni furono 122, ridotte a 75 nel 2014. Nel 2022 furono 33, salite a 35 nel 2023.

L’anno scorso, undici delle ventisette diocesi tedesche non hanno avuto ordinazioni sacerdotali l’anno scorso. Tra esse c’è Limburg, guidata dal presidente della Conferenza episcopale tedesca, il vescovo Georg Bätzing, dove non ci furono nuove ordinazioni nemmeno nel 2023.

Anche la diocesi di Münster, suffraganea dell’arcidiocesi di Colonia e divisa geograficamente in due parti, non ha registrato nuovi sacerdoti per il secondo anno consecutivo. Attualmente non ha un vescovo dopo che il 9 marzo scorso il vescovo Felix Genn si è dimesso al compimento dei settantacinque anni.

Le diocesi tedesche con il maggior numero di nuovi sacerdoti nel 2024 sono state Treviri, con quattro, e Augusta, Colonia, Paderborn e Ratisbona, con tre ciascuna.

Fonti:

infocatolica

pillarcatholic

 

 

I miei ultimi libri

Sei un lettore di Duc in altum? Ti piace questo blog? Pensi che sia utile? Se vuoi sostenerlo, puoi fare una donazione utilizzando questo IBAN:

IT64Z0200820500000400192457
BIC/SWIFT: UNCRITM1D09
Beneficiario: Aldo Maria Valli
Causale: donazione volontaria per blog Duc in altum

Grazie!