06Apr

Meditazione / Così il Signore chiama a una vita nuova

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by Aldo Maria Valli

Chi di voi è senza peccato getti per primo la pietra

Gv 8,1-11

di Eremita

Questo brano è un annuncio meraviglioso, è un kerygma! Qui si manifesta il cuore di Dio, l’amore sconvolgente di Cristo per il peccatore. Noi spesso abbiamo un’immagine distorta di Dio. Pensiamo che sia un giudice severo, che voglia condannarci, punirci per le nostre colpe. Qui invece vediamo Gesù, il Figlio di Dio, che non condanna, ma salva.

Immaginate la scena. Gesù sta insegnando nel tempio, e la gente è tutta attorno a lui. E all’improvviso arrivano questi uomini, scribi e farisei, pieni di ira, trascinando una donna. Questa donna è stata sorpresa in adulterio, quindi è colpevole, non ci sono dubbi. Secondo la legge di Mosè, deve essere lapidata. È la legge! Ma loro non sono interessati alla legge e vogliono tendere un tranello a Gesù. Lo mettono davanti a un bivio: se dice “lasciatela andare”, va contro la legge; se dice “lapidatela”, perde la sua immagine di misericordioso. È una trappola.

E cosa fa Gesù? Non risponde subito. Si china e scrive col dito per terra. Un gesto misterioso. Perché lo fa? Alcuni Padri della Chiesa dicono che scrisse i peccati di quegli uomini. Ma è qualcosa di più profondo. Nella Scritture c’è un solo altro episodio in cui Dio scrive: è quando incide le tavole della legge sul Sinai. Come a dire: voi venite a chiedermi conto della legge? Bene, chi di voi è senza peccato, scagli la prima pietra!

Silenzio. Nessuno si muove. Uno dopo l’altro, cominciano ad andarsene. I più anziani per primi, poi tutti gli altri. Perché? Perché tutti hanno peccato. Qui non c’è un giusto e un colpevole. Siamo tutti peccatori.

E alla fine rimane solo Gesù con la donna. Notate questo: chi è senza peccato, chi avrebbe il diritto di scagliare la pietra, il solo giusto, è proprio Gesù. Ma lui non la condanna. Nessuno ti ha condannata? Neanch’io ti condanno.

Questa è una grande notizia. Dio non è venuto nel mondo per condannarci. Gesù non è venuto a portarci la legge, ma a portarci la misericordia. Noi siamo quella donna. Abbiamo tradito Dio mille volte. Quante volte abbiamo amato altre cose più di Lui? Quante volte ci siamo prostituiti dietro idoli, denaro, successo, piacere? Ma oggi il Signore ti dice: neanch’io ti condanno.

Attenzione, però: la storia non finisce qui. Gesù le dice anche: “Va’ e d’ora in poi non peccare più”. La sua non è una misericordia a buon mercato. Dio ti salva, ti perdona, ti libera dalla condanna, ma ti chiama alla conversione.

Noi non possiamo rimanere nel peccato. Non possiamo continuare a vivere come prima. Il Signore ci sta chiamando oggi a una vita nuova.

E come possiamo farlo? Da soli è impossibile. Abbiamo bisogno della Chiesa, della comunità, di un cammino di fede. Solo se ci appoggiamo a Cristo e camminiamo con i fratelli possiamo vincere il peccato.

Questa è la buona notizia: Dio non ti condanna, Dio ti ama, Dio ti salva. Apri il tuo cuore alla sua misericordia e lasciati trasformare da Lui.

Amen.

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