
Altre considerazioni su una triste immagine
di Vincenzo Rizza
Caro Aldo Maria,
come anche tu hai scritto [qui], la recente immagine del Papa sofferente, trascinato con evidente sciatteria dal suo entourage, mi ha profondamente rattristato. È una tristezza duplice: da un lato per la malattia del Santo Padre, un uomo anziano e visibilmente provato per cui non possiamo che pregare; dall’altro per il modo in cui coloro che dovrebbero proteggerlo e assisterlo lo espongono al pubblico, senza alcuna attenzione all’immagine e alla dignità di Pietro.
Sappiamo quanto Francesco abbia sempre rifuggito la solennità degli abiti liturgici, al punto da scherzare anche sui pantaloni bianchi che ha rifiutato di indossare perché “Non sono un gelataio”. Non credo, tuttavia, che se fosse stato del tutto lucido avrebbe acconsentito a farsi trasportare all’interno della basilica di San Pietro con la maglietta della salute e un plaid appena appoggiato sul torace. E non è solo questione di dignità papale: credo che nessuno porterebbe in giro il proprio anziano genitore, per di più malato, senza prima averlo adeguatamente e con cura vestito e preparato.
D’altro canto come si può pretendere dai suoi accompagnatori cura per il decoro del Pontefice se alcuni degli stessi non si sono neppure degnati di indossare la giacca, incuranti del fatto che il paziente trasportato fosse il Vescovo di Roma?
È la chiesa in uscita che avanza, indifferente non solo alla forma ma anche alla sostanza se è vero che qualche giorno fa, nelle Filippine, un sacerdote ha ben pensato di benedire i fedeli non con un tradizionale aspersorio ma con una pompa da diserbante (quelle usate per i trattamenti agricoli).
Forse, in fondo, avrà avuto le sue buone ragioni: per debellare la gramigna seminata in questi anni servirebbero litri e litri di acqua santa; ma più che una pompa ci vorrebbero gli idranti.
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di Giovanni Rubini
Caro Aldo Maria,
continuo a seguire regolarmente il tuo blog, e condivido in gran parte le tue opinioni, apprezzando soprattutto la tua sensibilità e chiarezza di espressione.
Questo vale anche per l’articolo di ieri [qui] in cui hai definito “poco dignitosa” l’immagine del papa in San Pietro. È la prima considerazione che ho fatto anch’io: è stata una mancanza di decoro, e cioè di rispetto verso la propria persona, la propria funzione e verso gli altri che potevano vederlo (e quindi il mondo intero, me incluso).
Poi però mi sono tornate alla mente le immagini di tanti anziani conosciuti nel mio lavoro di notaio: penso che i più cercassero di presentarsi ben vestiti all’appuntamento, a cui davano sicuramente molta importanza, ma non sempre ci riuscivano.
Quanti colletti sgualciti ho visto! Quante guance mal rasate! Perché? Semplicemente perché non avevano nessuno che li accudisse con affetto, perché erano soli: e così anche il papa, con tutto il suo stuolo di cortigiani, si è rivelato essere un povero vecchio nelle mani di estranei, e mi fa pena, come chiunque altro nelle sue condizioni.