Il Wef mette sotto indagine il suo fondatore. Ecco le accuse contro Schwab

Un giorno dopo la notizia che il fondatore del World Economic Forum Klaus Schwab, 88 anni, ha rassegnato le dimissioni da presidente dopo ben cinquantacinque anni, il Wall Street Journal riporta che Schwab è sotto inchiesta da parte dell’organizzazione da lui creata dopo che alcuni informatori hanno denunciato una cattiva condotta finanziaria ed etica da parte del fondatore e di sua moglie.

In una lettera anonima inviata al consiglio di amministrazione da “attuali ed ex dipendenti del Forum”, Schwab e sua moglie sono accusati di aver mescolato i loro affari personali con le risorse del Wef senza un’adeguata supervisione.

Tra le accuse c’è quella secondo cui Schwab ha chiesto a dipendenti giovani di prelevare migliaia di dollari dai bancomat per suo conto e ha usato i fondi del Forum per spese personali, come massaggi nelle camere degli hotel.

Inoltre sua moglie Hilde, ex dipendente del Forum, avrebbe programmato riunioni “simboliche” finanziate dal Forum per giustificare viaggi di lusso a spese dell’organizzazione.

La lettera solleva anche preoccupazioni sul modo in cui Klaus Schwab trattava le dipendenti donne e su come la sua leadership per decenni avrebbe permesso che casi di molestie sessuali e altri comportamenti discriminatori sul posto di lavoro rimanessero impuniti.

Altre accuse includono l’uso da parte della famiglia Schwab di Villa Mundi, una proprietà di lusso acquistata dal Forum prima della pandemia e situata vicino alla sede centrale dell’organizzazione a Ginevra. Secondo gli informatori, Hilde Schwab tiene sotto stretto controllo la villa e dopo che il Forum ha pagato trenta milioni di dollari per l’acquisto ne ha sborsati altri venti per la ristrutturazione, anch’essa supervisionata da Hilde.

Risulta che Schwab avrebbe inveito contro l’indagine, dicendo ai membri del consiglio di amministrazione che negava le accuse e le avrebbe contestate in una causa legale.

Durante una riunione d’emergenza convocata nel giorno di Pasqua il consiglio ha comunque deciso di avviare un’indagine. In risposta, Schwab, anziché restare in carica per un periodo di transizione, si è dimesso immediatamente dalla carica di presidente.

Un portavoce degli Schwab ha dichiarato al Wall Street Journal che la coppia nega tutte le accuse contenute nella denuncia e che Klaus intenterà una causa contro chiunque ne sia l’artefice e “chiunque diffonda queste falsità”.

Schwab afferma di aver rimborsato il Wef per i “massaggi in camera” e nega le accuse sui viaggi di lusso e sul prelievo di fondi.

Il consiglio di amministrazione del Wef ha approvato all’unanimità la decisione di avviare l’indagine indipendente. La decisione, si precisa, è stata presa dopo aver consultato un consulente legale esterno.

“Ci sentiamo obbligati a condividere un resoconto completo dei fallimenti sistemici della governance e degli abusi di potere che hanno avuto luogo per molti anni sotto l’autorità incontrollata di Klaus Schwab”, si legge nella lettera inviata da dipendenti del Forum, alcuni dei quali ancora in servizio.

Nelle ultime settimane l’organizzatore della conferenza annuale di Davos aveva risposto a una precedente indagine del consiglio di amministrazione sulla sua cultura lavorativa. In una recente nota, Børge Brende, amministratore delegato del Forum, ha dichiarato che il Wef prenderà provvedimenti per affrontare i problemi di leadership identificati dalla precedente indagine.

Qualche settimana fa, Schwab aveva dichiarato che si sarebbe dimesso da presidente non esecutivo del consiglio di amministrazione del Forum e che il processo di successione sarebbe stato completato entro gennaio 2027. La lettera degli informatori ha fatto saltare questa tempistica.

Nel del consiglio di amministrazione del Forum siedono celebrità come il violoncellista Yo-Yo Ma e politici come Al Gore, ma anche leader aziendali come il Ceo del Gruppo AXA Thomas Buberl e quello di Accenture Julie Sweet.

zerohedge

 

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