Il pasticcio Becciu

Nel prossimo conclave entrerà anche Angelo Becciu?

Si sa che solo i cardinali al di sotto degli ottant’anni possono parteciparvi (decisione di Paolo VI, anno 1970) e che due porporati (Antonio Cañizares, arcivescovo emerito di Valencia, e Vinko Puljić, arcivescovo emerito di Sarajevo), pur avendo il diritto di voto, hanno già annunciato che non ci saranno a causa di problemi di salute.

Il caso Becciu però è diverso. Primo cardinale processato da un tribunale del Vaticano composto da laici per uno scandalo finanziario, Becciu compirà 77 anni il 2 giugno e quindi ha l’età per entrare in conclave, ma nel 2023 fu condannato in primo grado a cinque anni e sei mesi di reclusione per peculato.

Nel settembre del 2020, informato dell’indagine dei magistrati vaticani, papa Francesco convocò Becciu e gli comunicò una decisione senza precedenti: il pontefice accettava la rinuncia del cardinale alla carica di prefetto della Congregazione delle cause dei Santi e annunciava che Becciu perdeva i diritti connessi al cardinalato.

Becciu non smise di essere un cardinale, però la perdita dei diritti faceva immaginare che non avrebbe potuto partecipare a un futuro conclave.

In seguito Becciu dichiarò di essere stato reintegrato dal papa, ma in merito il Vaticano non pubblicò nulla. Becciu partecipò ad alcune attività vaticane, compreso un concistoro, ma in proposito Vatican News spiegò che si trattava di una scelta personale del papa.

Ora sul sito del Vaticano il nome di Becciu compare tra i cardinali non elettori, ovvero tra quelli che non hanno il diritto di partecipazione al conclave. Ma il cardinale non ci sta: «Non esiste alcun impedimento formale o giuridico alla mia presenza tra gli elettori del nuovo pontefice», ha dichiarato dopo la morte di Bergoglio, annunciando la sua immediata partenza dalla natia Sardegna alla volta di Roma.

Che succederà? Becciu (che ha presentato ricorso contro la sentenza del tribunale vaticano) sta partecipando alle congregazioni generali dei cardinali, ma la sala stampa della Santa Sede si è affrettata a precisare che alle congregazioni sono stati invitati tutti.

Becciu ha replicato che l’elenco dei cardinali elettori e non elettori pubblicato dal sito del Vaticano non ha alcun valore giuridico e che il papa ha lasciato intatte le sue prerogative cardinalizie e mai vi è stata la volontà di estrometterlo dal conclave.

Come andrà a finire? Quando verrà proclamato l’extra omnes e le porte della Sistina saranno chiuse, Becciu si troverà dentro, con gli altri elettori, o fuori, magari implorando di poter entrare?

Dopo i funerali di Francesco i cardinali decideranno. Ma se la decisione dovesse essere avversa, Becciu l’accetterà? Se Becciu dovesse essere escluso, ciò non potrebbe portare da parte sua alla richiesta di invalidare il conclave? E se anche Becciu non dovesse chiedere di invalidarlo, sul conclave non graverebbe un’ombra?

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