Non dimentico

Se anche non avesse approvato la concessione della santa comunione agli adulteri, se anche non avesse perseguitato la santa messa tradizionale, se anche non avesse permesso al Partito comunista cinese di nominare i vescovi e perseguitare i cattolici nascosti, se anche non avesse reso onore a Lutero, se anche non avesse approvato il cambiamento del Padre nostro, se anche non avesse detto che fare proseliti è una sciocchezza, se anche non avesse ricevuto coppie omosessuali attive, se anche non avesse sostenuto che tutte le religioni sono uguali, se anche non avesse elogiato l’abortista Emma Bonino, se anche non avesse coperto l’abusatore McCarrick, se anche non avesse protetto l’abusatore Zanchetta, se anche non avesse favorito con la sua demagogia l’immigrazione clandestina, se anche non avesse ridotto la proposta cristiana a una vaga idea di fratellanza umana, se anche non fosse stato lodato dai massoni, se anche non avesse appoggiato l’ambientalismo più becero, se anche non avesse consentito la proiezione di immagini di scimmie e altri animali sulla facciata di san Pietro…

Ebbene, se anche non avesse detto e fatto tante nefandezze, personalmente fatico parecchio a perdonare Bergoglio per ciò che disse il 18 agosto 2021, quando dichiarò che “vaccinarsi è un atto d’amore”. Occupandosi di una materia di cui non poteva essere esperto, e allineandosi prontamente ai padroni del pensiero unico, espose milioni di persone ai rischi degli effetti avversi causati dai “vaccini” e diede il via alla persecuzione di tutti noi che subito capimmo l’imbroglio. Si allineò alla logica dei lockdown e dei green pass, che impose ai dipendenti vaticani, e abbandonò al nostro destino tutti noi cattolici diversamente pensanti, che fummo dipinti come pericolosi pazzi “no vax” da emarginare e colpire in ogni modo. Contribuì a privare del lavoro e quindi del sostentamento chi non volle cedere al ricatto. Fece svuotare le chiese ed eliminare le sante messe, e privò i cattolici dei sacramenti.

Fece dire alla Congregazione per la dottrina della fede che assumere vaccini provenienti da cellule di feti abortiti volontariamente è una collaborazione al male solo “remota” e quindi accettabile. Fece dire alla Santa Sede che era importante vaccinare i bambini, a partire dai cinque anni.

Non dimentico le acquasantiere vuote nelle chiese. Non dimentico il flacone del disinfettante sull’altare e la cerimonia apotropaica, a cui assistiamo ancora adesso, del prete che si versa l’amuchina sulle mani.

Il papa non doveva comportarsi come un piazzista delle case produttrici di vaccini.

Per il suo comportamento raccolse l’applauso del mondo. Ma “guai quando tutti gli uomini diranno bene di voi” (Lc 6,17-26).

No, non dimentico.

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