Argentina / Disegno di legge per attribuire agli animali lo status di “persone non umane”.

In Argentina è stato presentano un disegno di legge per attribuire agli animali lo status di “persone non umane”.

Artefice della proposta è la deputata Graciela Camaño, secondo la quale il progetto di legge mira a “riconoscere come soggetti di diritto agli animali che, per le loro particolari caratteristiche, hanno la qualità o la condizione di esseri non umani”. Obiettivo finale è “stabilire uno status giuridico che contempli strettamente i loro diritti”.

Se la legge fosse approvata, “la condizione di una persona non umana” sarebbe riconosciuta a quegli animali che “dimostrano di avere capacità cognitive speciali e / o sentimenti complessi che li distinguono dalle altre specie” (art . 3).

Sarebbero considerati “diritti fondamentali della persona non umana” il diritto alla vita, il diritto alla libertà, il diritto a non soffrire, il diritto alla salute e all’assistenza alimentare (art. 4).

Le “persone non umane” non potranno essere oggetto di transazioni commerciali o essere tenute prigioniere. Né potranno essere utilizzate nell’ambito di indagini o prove (art. 5).

Qualsiasi persona avrebbe il diritto di agire “nella difesa e protezione dei diritti e degli interessi delle persone non umane” con mezzi amministrativi o giudiziari.

In Argentina, nel 2014, la Camera II della Camera Federale di Cassazione – composta dai giudici Ángela Ledesma, Alejandro Slokar e Pedro David – emise una sentenza con la quale riconobbe come “persona non umana” Sandra, un orangotango femmina che così potè lasciare uno zoo di Buenos Aires ed essere trasferita in un “santuario dei primati” in Florida.

Nel commentare la notizia, Notivida afferma che, pur respingendo ogni tipo di maltrattamento nei confronti degli animali, e ricordando che tale maltrattamento in Argentina è riconosciuto come reato dal 1954, il nuovo progetto di legge è inquietante. Ormai non basta più la visione antropocentrica che, imposta dal Nuovo Ordine Mondiale, ha scalzato Dio. Ora bisogna arrivare a una visione in cui la natura è divinizzata. “Elevare gli animali alla categoria di ‘persone’ implica separare la nozione di persona da quella di trascendenza e ridurre il valore di ogni essere umano, il che apre la porta al controllo demografico. È sorprendente che questo legame non sia stato notato dall’autrice del progetto, che ha sempre difeso con fermezza il valore inviolabile della vita umana”.

La deputata Graciela Camaño di recente ha infatti votato contro la legge che in Argentina ha legalizzato l’aborto fino alla quattordicesima settimana.

Il contrasto tra la legge che permette di uccidere esseri umani con l’aborto e il progetto per riconoscere i diritti delle “persone non umane” rende la situazione grottesca oltre che drammatica.

Notivida sottolinea come l’opinione pubblica sia indotta ormai a adottare il pensiero del nuovo umanesimo, in base al quale l’uomo è un nemico della natura, per cui ci si indigna per l’uccisione di foche, balene e gorilla ma si considera un passo avanti garantire legalmente che milioni di esseri umani possano essere soppressi mediante l’aborto.

Fonte: infocatolica.com

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