La guerra e gli effimeri dogmi del progressismo internazionale
di The Wanderer
Il conflitto tra Russia e Ucraina configura una situazione complessa e, per dare un parere fondato, è necessario avere conoscenze di geopolitica e storia che non ho. Quindi non ne parlerò.
Tuttavia, a seguito della guerra stanno avvenendo alcuni eventi che è interessante analizzare, o almeno osservare, in dettaglio.
Qui ce ne sono alcuni.
- La guerra russo-ucraina è una nuova e tardiva conseguenza della scomparsa dell’impero austro-ungarico per mano dei vincitori della prima guerra mondiale. I popoli che erano sotto la corona asburgica vivevano insieme in pace, in un equilibrio di potere sostenibile. Con la scomparsa dell’impero, la maggior parte di questi popoli fu condannata a trascorrere decenni sotto il dominio sovietico e, con la scomparsa di quest’ultimo, ecco lo sprofondare in guerre lunghe e crudeli, come quelle in Serbia e Bosnia. Non sarebbe insolito che l’attuale conflitto si concludesse con la riduzione dell’Ucraina alla Galizia asburgica; finiranno come hanno cominciato, ma dopo un bagno di sangue.
- La guerra e la conseguente russofobia hanno portato i paesi occidentali ad avviare una corsa disperata per ottenere fonti di energia che li liberino dalla dipendenza dalla Russia. E questo significa tornare alle energie fossili o inquinanti. Il Belgio, per fare solo un esempio, ha annunciato che rimanderà di venticinque anni lo smantellamento dei reattori nucleari per la produzione di elettricità, e tutta l’Europa sta cercando di riattivare le miniere di carbone che erano state chiuse. Per come stanno andando le cose, tra pochi mesi gli unici sostenitori dell'”energia pulita” rimasti al mondo saranno papa Francesco e Greta Thunberg.
- Fino a un mese fa i paesi paria dell’Unione europea erano la Polonia e l’Ungheria e rischiavano pesanti sanzioni e pene fino all’espulsione dalla Comunità. Il motivo era il loro rifiuto di riconoscere il “diritto”all’aborto e i “diritti”Lgbt. Ora, invece, sono diventati i paesi coccolati, i bambini esemplari dell’Ue, perché sono loro che hanno accolto milioni di profughi ucraini.
Da quanto si vede, i dogmi del progressismo internazionale hanno una consistenza e una durata piuttosto effimere. Tutto ciò che serve per farli esplodere è un conflitto relativamente piccolo e mirato. E questo mostra ciò che già sapevamo: non sono altro che i capricci di quella borghesia oziosa che, quando le patate bruciano, scappa. Resta da vedere quanti di loro saranno capaci di affrontare la morte per l’energia pulita o per i “diritti” della diversità.
Fonte: caminante-wanderer.blogspot.com
Titolo originale: Algunas reflexiones sobre la guerra