Ordine di Malta / La morte di Marco Luzzago. E i nodi ancora da sciogliere
di R. L.
Il 7 giugno 2022 il Gran Magistero del Sovrano Ordine di Malta ha annunciato, “con profondo dolore”, “il ritorno alla casa del Padre di Sua Eccellenza il Luogotenente di Gran Maestro, Fra’ Marco Luzzago, avvenuta a Villa Ciccolini (Sforzacosta, provincia di Macerata), in seguito ad un malore improvviso”. Fra’ Marco Luzzago era stato eletto al vertice del Sovrano Ordine di Malta l’8 novembre 2020.
Come noto, anche l’Ordine di Malta sta subendo un serio “terremoto” da diversi anni.
Cosa è accaduto nel Sovrano Ordine di Malta (in estrema sintesi)
Nel 2016, un dissidio interno portò l’allora Gran Maestro Fra’ Matthew Festing a chiedere le dimissioni al Gran Cancelliere Albrecht Freiherr von Boeselager. Questo rifiutò e Festing glielo impose come atto di obbedienza.
La richiesta del Gran Maestro arrivò a seguito di uno scandalo che vide alcune associazioni, legate al Sovrano Ordine in Myanmar, distribuire contraccettivi. All’interno si creò una frattura ed alcuni cavalieri si appellarono al Papa perchè ritenevano la decisione del Gran Maestro incostituzionale. Il Sommo Pontefice nominò una commissione d’inchiesta che suggerì al Papa di chiedere al Gran Maestro le dimissioni. La motivazione era: violazione della Costituzione. Il Papa accettò il suggerimento e chiese, ottenendole, le dimissioni di Fra’ Matthew Festing.
Da quel momento iniziò il caos più assoluto. Il Papa inviò un suo delegato speciale, monsignor Angelo Becciu, il quale aveva il compito di agire “in stretta collaborazione con il Venerabile Balì Fra’ Ludwig Hoffmann von Rumerstein, Luogotenente Interinale, per il maggior bene dell’Ordine e la riconciliazione tra tutte le sue componenti, religiose e laicali”. “Ella affiancherà e sosterrà il Luogotenente nella preparazione del Capitolo straordinario, e insieme deciderete le modalità di uno studio in vista dell’opportuno aggiornamento della Carta costituzionale dell’Ordine e dello Statuto Melitense. Lei, in particolare, curerà tutto ciò che attiene al rinnovamento spirituale e morale dell’Ordine, specialmente dei Membri professi, affinché sia pienamente realizzato il fine di promuovere la gloria di Dio mediante la santificazione dei Membri, il servizio alla Fede e al Santo Padre e l’aiuto al prossimo», come recita la Carta costituzionale. Fino al termine del Suo mandato, cioè fino alla conclusione del Capitolo straordinario che eleggerà il Gran Maestro, Lei sarà il mio esclusivo portavoce in tutto ciò che attiene alle relazioni tra questa Sede Apostolica e l’Ordine”.
Alle dimissioni del 79° Gran Maestro, Fra’ Matthew Festing, il Consiglio Compito di Stato del 29 aprile 2017 ha eletto Luogotenente di Gran Maestro, per un anno, Fra’ Giacomo Dalla Torre del Tempio di Sanguinetto. Nel successivo Consiglio Compito di Stato del 2 maggio 2018 è stato eletto 80° Principe e Gran Maestro del Sovrano Ordine di Malta. Il 29 aprile 2020, in seguito a una malattia incurabile diagnosticata pochi mesi prima, Dalla Torre si spense.
Il 1° novembre 2020 il Papa, dopo aver defenestrato il cardinale Angelo Becciu, nomina il cardinale Silvano Maria Tomasi. quale nuovo Delegato Speciale presso il Sovrano Militare Ordine di Malta. Nella sua lettera, Francesco scrive: “Ella godrà di tutti i poteri necessari per decidere le eventuali questioni che dovessero sorgere per l’attuazione del mandato ad Ella affidato, per ricevere il giuramento del prossimo Gran Maestro e sarà il mio esclusivo portavoce per tutto ciò che attiene alle relazioni tra questa Sede Apostolica e l’Ordine”.
L’8 novembre 2020 il Consiglio Compito di Stato ha eletto Luogotenente di Gran Maestro del Sovrano Ordine di Malta Fra’ Marco Luzzago. Si badi bene che il Luogotenente di Gran Maestro è eletto per un periodo di un anno. Secondo la Costituzione, quale Sovrano e Superiore religioso, deve dedicarsi pienamente all’incremento delle opere melitensi ed essere d’esempio per tutti i membri dell’Ordine.
Nell’ottobre 2021 in una lettera al Delegato, Francesco cambia i toni nei confronti dell’Ordine e attribuisce al cardinale Tomasi addirittura dei poteri che lo stesso Pontefice non ha. Scrive il Papa: “In quanto mio Delegato Speciale, ha la potestà di avocare a sé aspetti del governo ordinario dell’Ordine, anche derogando, se necessario, all’attuale Carta costituzionale e all’attuale Codice Melitense, nonché di risolvere tutti i conflitti interni all’Ordine ex auctoritate Summi Pontificis” e “per venire incontro alle problematiche che si dovessero presentare, Le attribuisco espressamente anche i seguenti poteri: 1 convocare il Capitolo Generale Straordinario per una data che Ella determinerà e co-presiedere il medesimo; 2 definire un regolamento ad hoc per la composizione e celebrazione del Capitolo Generale Straordinario; 3 approvare la Carta costituzionale e il Codice Melitense; 4 procedere al rinnovo del Sovrano Consiglio in conformità ai nuovi testi normativi e 6 convocare il Consiglio Compìto di Stato per l’elezione di un nuovo Gran Maestro.”
In quella stessa occasione, contrariamente a quanto previsto dal testo normativo, il Papa decise “di prorogare da questo momento Fra’ Marco Luzzago nel suo ufficio di Luogotenente di Gran Maestro sino alla conclusione del Capitolo Generale Straordinario e successiva elezione di un nuovo Gran Maestro da parte del Consiglio Compìto di Stato”. Mandato che Fr. Luzzago ha svolto fino al 07 giugno 2022.
La morte del Luogotenente di Gran Maestro
La morte del Luogotenente di Gran Maestro Fra Luzzago comporta diverse problematiche pratiche all’interno del Sovrano Ordine. Come prevede la Costituzione, art. 145, il Luogotenente ad interim, dopo quindici giorni e comunque non oltre tre mesi, dovrebbe convocare il Consiglio Compito di Stato per procedere all’elezione.
Questo passaggio però non sarà possibile, perché il testo vecchio è stato sospeso nell’ottobre 2021 e da marzo di quest’anno giacciono sulla scrivania del Pontefice le proposte di riforma costituzionale che Francesco non si decide ad approvare. Addirittura, durante un incontro con la delegazione del Sovrano Ordine di Malta e il gruppo di lavoro di Sua Eminenza Rev.ma il Sig. Cardinale Silvano Tomasi, svoltosi nel Palazzo Apostolico il 26 febbraio 2022, il Papa aveva riferito “che non c’è urgenza di prendere una decisione definitiva”. Certo, nessuna urgenza, tanto la soluzione di Francesco è sempre e solo una: imporre le persone che sceglie lui.
In questo modo però è in grave pericolo quella che è l’autonomia e la sovranità dell’Ordine di Malta che svolge un ruolo fondamentale anche per la società civile. La preoccupazione del Pontefice dovrebbe essere unicamente quella spirituale e non quella materiale.
La riforma dell’Ordine
Anche in questa vicenda emerge la controversa figura del futuro cardinale padre Gianfranco Ghirlanda. Come a Bose, infatti, il canonista gesuita ha più volte messo bocca nella riforma costituzionale del Sovrano Ordine di Malta limitandosi agli aspetti canonistici. Del resto, altre competenze Ghirlanda non ne ha. Il problema è che il Sovrano Ordine non può essere equiparato, anche giuridicamente, ad un ordine religioso. La particolarità sta proprio in questo. Invece Ghirlanda ha il vizio di equiparare qualunque cosa. La Chiesa invece deve premiare la diversità e godere di quelli che sono i diversi carismi. Anche la Comunità di Bose non nasceva come ordine religioso ma piuttosto aveva l’ambizione di essere una comunità ecumenica. Se si fosse tenuto in considerazione questo, peraltro, non sarebbe stato neppure possibile l’intervento a gamba tesa della sola Chiesa cattolica.
Per quanto riguarda l’Ordine di Malta, la volontà del Papa è, ancora una volta, quella di far confluire i beni all’interno delle casse della Santa Sede. Durante i confronti per la riforma, padre Ghirlanda ha più volte posto l’accento su questa questione. “Se si scioglie l’Ordine, i beni finiscono alla Santa Sede” si è vociferato attorno al gesuita. Eppure gli è stato spiegato che non è affatto così, anzi, i beni dell’Ordine finirebbero alle nazioni in cui hanno sede.
Forse è per questo che Francesco tergiversa ad approvare le proposte di riforma? Ha capito che non ci guadagnerebbe nulla? Chissà.
I funerali di Fra’ Marco Luzzago
Il 9 giugno 2022 sulla salma del Luogotenente di Gran Maestro è stato eseguito l’esame autoptico disposto dalla Procura della Repubblica di Macerata, ove si trova la Villa Ciccolini. Il dottor Roberto Scendoni ha confermato che la morta è avvenuta a seguito di un ictus causato da una emorragia cerebrale.
I funerali di Fra’ Marco Luzzago si celebreranno martedì 14 giugno 2022 alle ore 11 presso la basilica dei Santi Bonifacio e Alessio. Al termine della cerimonia la salma sarà condotta a Brescia nella tomba di famiglia.
Fonte: silerenonpossum.it