Lockdown con il diavolo / 21
di Kennedy Hall
Figliolo,
confesso che nutrivo parecchi dubbi su di te, Malthus, e durante tutta questa storia non credevo che saresti riuscito a portare a termine la missione con successo. Eppure, devo dire che ci hai sorpreso tutti, e ora ti trovi in una trionfante posizione di dominio assoluto su questa famiglia. Dopo il tuo recente successo ho festeggiato a lungo, e un giorno festeggeremo ancora di più, quando tutti i suoi membri scenderanno giù nel profondo del nostro abisso. Non so bene come, ma alla fine sei riuscito a tirare fuori la testa dal deretano ed eseguire a puntino le mie istruzioni. Devo riconoscere che la tua esecuzione del nostro ultimo piano è stata una delle devastazioni più efficaci e dinamiche cui abbia mai avuto il piacere di assistere. Ne hai orchestrato ogni singolo aspetto esattamente come avrei fatto io, e hai persino trovato il modo di aggiungere il tuo tocco personale. Ti avevo suggerito di far assistere i bambini allo spettacolo, ma tu sei andato oltre e hai fatto in modo che la madre li coinvolgesse direttamente nel disastro. Ha presentato il buon vecchio paparino come un poco di buono: sublime!
E l’espressione sul volto della ragazzina quando è stata lei a chiedere al padre di parlare della sua perversa dipendenza dai video… Beh, non dimenticherò mai quel dolore e quell’angoscia: di sicuro è stato uno dei momenti più alti della mia carriera. Pensaci un po’: la bambina guardava al padre come ad un modello, e adesso non riesce nemmeno a posare lo sguardo su di lui. Lui ha reagito proprio come sospettavo e si è rivelato un vigliacco, incapace di ammettere le sue malefatte con un minimo di panache. Non ha avuto nemmeno il fegato di mentire per puro istinto di conservazione. Con la madre in lacrime e la ragazzina senza fiato per lo choc, hai scatenato nel padre la tempesta assolutamente perfetta di odio per sé stesso e immediati propositi suicidi. Grandioso! Nel frattempo, il figlio è rimasto lì, incerto sul da fare, con la sensazione di dover agire in qualche modo, ma incapace anche solo di dire una parola. Hai soppesato perfettamente la sua disposizione interiore e hai individuato la minuscola crepa nella sua determinazione che lasciava giusto lo spazio sufficiente per piantarci un dubbio con precisione chirurgica. “Come può succedere tutto questo alla nostra famiglia, dopo che ho pregato così tanto?”, ha pensato. Geniale! È evidente che sono stato un ottimo maestro. La madre urlava e continuava a blaterare di divorzio. Il marito ha completato l’opera di autocastrazione scoppiando in lacrime, strillando come un maiale portato al macello. In quel momento era così patetico che ho dovuto distogliere lo sguardo:
il solo prestare attenzione alle insensatezze che sbrodolavano dalla sua bocca era troppo, anche per me.
Per i figli, i genitori sono il mondo intero, e quando fomentiamo la distruzione dell’unità tra di loro, beh, è come se distruggessimo le fondamenta della terra sotto i loro piedi. Il Nemico ha creato questa spregevole unità come un modo per crescere e proteggere la prole. Una volta i genitori fuori gioco, abbiamo la strada spianata per passare a divorare i teneri virgulti come altrettanta carne succulenta. Nel momento in cui il matrimonio dei genitori è andato in frantumi, una legione di demoni si è immediatamente avventata sui figli. Non mi stancherò mai di questo spettacolo meraviglioso.
E ciò che accadde in seguito fu la cosa più deliziosa di tutte, visto che riguarda la nostra vecchia nemesi. A tarda sera, dopo la separazione coniugale, il ragazzo, accecato dalla rabbia, è sceso nel seminterrato per affrontare il padre. Sarà anche stato insopportabilmente devoto, ma resta sempre un adolescente, e come tale ancora suscettibile a violenti scoppi d’ira. Aveva l’intenzione di “dare una lezione” al vecchio, ma lo trovò sprofondato in un sonno profondo, senza dubbio a causa della robusta dose di liquore che è solito bere la sera. Come sapete, la rabbia è un veicolo per una sorta di empio piacere, se la guidiamo correttamente. Esiste una cosa come la santa collera, cosa ormai molto rara tra gli umani di oggi, ma il ragazzo era ben lontano da possedere il livello di autocontrollo necessario per mantenere giusta la sua rabbia. Era in vena di distruggere, e aveva bisogno di spaccare qualcosa. Vedendo l’uomo che giaceva lì, uno sporcaccione ubriaco, immaginò, solo per un breve istante, di fare del male a suo padre. Fu inorridito da se stesso, ma provò anche un pizzico di euforia per il potere che in quel momento sentiva di avere sull’uomo che gli appariva come l’unico responsabile della crescente rovina famigliare. Il primo pensiero di odio parricida era stato involontario, e quindi non costituiva un peccato, ma il secondo fu squisitamente voluto e il ragazzo lo assaporò con voluttà. Mentre stava lì a fissare il triste simulacro d’uomo che era suo padre, il suo cuore batteva forte e il suo respiro si faceva frenetico mentre immaginava i modi in cui lo avrebbe ridotto in poltiglia. Tu hai afferrato al volo le implicazioni di questo istante e hai visto aprirsi una vera e propria voragine nelle sue difese, avendo egli commesso il suo primo peccato mortale da parecchio tempo a questa parte. Accanto al corpo inanimato del patriarca decaduto, stava il suo computer portatile aperto. Quando era entrato nella stanza, il figlio era talmente consumato dall’ira che il fragore sordo del suo odio aveva coperto i suoni bestiali che ne uscivano. Nel riprendere fiato, se ne rese conto e rivolse la sua attenzione allo schermo: e vide tutto. Con precisione chirurgica hai colto quell’occasione per ridirigere l’odio per il padre verso sé stesso; il seme velenoso dell’auto-soddisfazione era stato piantato nelle pieghe della sua mente. E commise un altro peccato mortale: non distolse lo sguardo. Che gioia quando ho saputo della sua caduta! Continuate a riversare su di lui torrenti di vergogna e di odio per sé stesso, come una pioggia acida che sciolga la sua sentimentale devozione. Tutto quello che devi fare ora è convincerlo che non può resistere e che è troppo malvagio per confessarsi. Quando riusciamo a far credere loro una cosa simile, si dannano praticamente da soli. Puoi fare in modo che quelle immagini perverse si annidino in profondità nella sua psiche, il che finirà per distruggere il suo intelletto, un tempo rischiarato dalla fede, e fargli perdere completamente il lume della ragione. Lo abbiamo già fatto tante volte con le grandi anime che si sono dannate a causa dei peccati della carne, che è la via maestra all’ateismo. Preciso come un orologio.
Con nostro sommo piacere, la madre si è dimostrata seriamente intenzionata a divorziare e ad ogni piè sospinto fomenta l’insurrezione contro il padre. Qualsiasi desiderio potesse aver cominciato a nutrire per le realtà celesti, ormai è scomparso. Si è tramutata in un serpente velenoso, in un drago sputafuoco deciso ad incenerire tutto di quell’uomo. Non ti nascondo che suscita in me una certa esaltazione. Mentre la Chiesa si avvicina a quell’orribile festività che commemora la discesa delle lingue di fuoco, la sua bocca continua a sputare i dardi infuocati di insulti avvilenti e calunnie castranti. Non c’è nemmeno bisogno di tentarla: è diventata un concentrato di rabbia femminista e di egocentrismo. Ha persino iniziato a criticare apertamente l’uomo con le sue amiche e a condividere sui suoi gruppi internet patetici messaggi che blaterano di indipendenza e di potere femminile. Le donne di oggi sono così prevedibili! Anni e anni di usurpazione di compiti maschili e di autocelebrazione le hanno abituate a giustificare tutte le loro catastrofiche decisioni a colpi di slogan sull’empowerment e sulla scoperta di sé stesse. Segnati quel che ti dico: ora che le rigide misure di quarantena si stanno allentando, comincerà a trascorrere una serata dietro l’altra a sbevazzare con le sue amiche più strette, fin troppo felici di approvare ogni sua decisione, finanche la dissoluzione del suo matrimonio. “Finalmente hai la possibilità di fare la tua strada”, le diranno, e “sei una donna forte e indipendente, non ti farai più tarpare le ali”.
Adoro le scemenze che le donne si raccontano per giustificare ogni sorta di imbecillità. Si sono bevute le menzogne che abbiamo riversato per decenni dalle bocche delle nostre più preziose diavolesse e degli psicologi celebri alla televisione. Credono davvero che il divorzio talvolta possa essere “salutare” per i figli, e che si possa rimanere amici dell’ex coniuge. Ma certo che adesso lei si farà la sua strada! La sua strada verso una vita di crescente solitudine e disperazione, e noi faremo la nostra strada in lei, ma ben più in profondità. La sua apparente indipendenza è uno dei nostri maggiori punti di forza: indipendenza da qualsiasi forma di stabilità che scivolerà rapidamente in dipendenza da qualsiasi presunta panacea che prometta di risolvere i suoi problemi. Le filosofie New Age, con le quali finora si era solo dilettata, le offriranno una pletora di libri di auto-aiuto che abilmente circuiscono le menti di migliaia di donne con deliranti psicologismi pseudo-religiosi. Non ha alcuna solida base finanziaria e quindi sarà un gioco da ragazzi indurla a fare a pezzi senza pietà il marito durante l’arbitrato. Ancora meglio, potrebbe convincersi che un modo per trovare la felicità temporale sia quello di concedersi un’avventura con un uomo che trova attraente. In realtà, qualsiasi avventura sessuale con un uomo sconosciuto non farà altro che farla sprofondare in una depressione sempre più profonda e, per noi, profittevole.
Quanto al marito, dato che è un disoccupato senza alcuna vera prospettiva, sarà costretto a tornare a vivere dai genitori. Una volta la vita multigenerazionale era la condizione normale per gli esseri umani, e ciò in effetti rappresentava un problema serio per i nostri scopi, perché contribuiva a rafforzare l’unità familiare. Ma nel mondo di oggi, un figlio adulto che vive con i genitori anziani è visto da molti come un’umiliante vergogna. Senza dubbio la madre farà di tutto per ostacolare qualsiasi tentativo dei figli di trascorrere del tempo con il padre, che rimarrà così completamente solo e isolato. Leccati le fauci, Malthus, presto sarà lui il tuo pasto.
Stando così le cose, i figli non potranno che dare la colpa della dissoluzione della famiglia al padre. Le sue sono le trasgressioni più evidenti e loro non sono a conoscenza dei risentimenti interiori che covavano da tempo in entrambi i genitori. Sarà opportuno intensificare la loro cieca fedeltà alla madre. Per quanto ciò rafforzerà il legame tra lei e i figli, alla fine permetterà loro di vedere che la colpa è tanto sua quanto del coniuge. Lasciate passare qualche anno e col tempo si accorgeranno di quanto sia patetica. Spesso in queste famiglie divorziate accade che i figli oscillino tra la fedeltà all’uno o all’altra, mentre i conflitti a ripetizione mettono in luce le personalità disfunzionali di entrambi proprio al momento opportuno.
A causa del virus, sembra che le scuole e tutte le attività per i giovani rimarranno chiuse fino all’autunno, il che è un’ottima cosa. La scuola attuale è di una noia mortale e rimarranno loro ben poche attività per socializzare fuori casa. Nel futuro immediato non avranno nessuna via di fuga e nessun sostegno. Persino i nonni sono fuori gioco, poiché la madre ha vietato ai figli (che non sono affatto malati) di far visita ai vecchi. Ti posso assicurare che, come conseguenza della reazione isterica a questa stagione influenzale senza fine, sono morte più persone in totale solitudine che in qualsiasi altro momento della storia umana. Di recente ho letto un rapporto che presentava statistiche assolutamente incoraggianti sull’aumento esponenziale dei cristiani che muoiono mentre i sacerdoti restano chiusi fuori dagli ospedali e dalle case di cura dove sono ricoverati. E pensare che persino molti dei loro vescovi approvano. Dire che quest’epoca è un trionfo sarebbe un eufemismo.
Tra un anno il passato tenore di vita della famiglia sarà solo un doloroso ricordo, che tu dovrai sfruttare in continuazione. Di sicuro il padre vivrà in un condominio pidocchioso, alla disperata ricerca di un lavoro che paghi come il precedente. Anche la madre dovrà ridimensionare le sue pretese in una casa più piccola e trasferirsi in una zona che non le piace. Naturalmente farà di tutto per far credere ai figli di essere felice, ma sarà una menzogna. Questi abbandoneranno del tutto la loro fede, oppure ne conserveranno una versione sbiadita ed innocua, che fatalmente marcirà in un’adolescenza rosa dai peccati mortali. Abbiamo saputo che l’insegnante che esercitava tanta influenza sul ragazzo non lavora più in quella scuola, e quindi non dobbiamo più preoccuparci che possa ricevere un’educazione gradita al Nemico. Ancora meglio: è raro che figli che vedono i genitori fare a pezzi la propria famiglia siano emotivamente stabili. Questo significa che è solo questione di tempo prima che adottino un qualche comportamento sconsiderato che li porti a sviluppare un’abitudine al vizio. La mancanza di un padre in casa fa sì che le ragazze cadano quasi sempre vittime di relazioni sbagliate. Per quanto riguarda i maschi, spesso accumulano interiormente una rabbia che finisce per trasformarli in delinquenti di qualche tipo. Il loro rendimento scolastico ne risentirà e la loro ricerca compulsiva del piacere andrà alle stelle. Fai come dico io, ed ogni bambino che subirà il divorzio dei genitori ne uscirà interamente nostro.
Potrei continuare, ma hai capito il punto. Hai vinto, Malthus. O meglio, ho vinto io per mezzo di te, che senza la mia guida a quest’ora staresti emettendo urla straziate per il nostro più grande divertimento. Ormai non c’è bisogno di continuare a corrispondere così spesso come negli ultimi tempi: puoi divertirti un po’ e finire il lavoro secondo i tuoi tempi e modi. Hai in tuo potere un certo numero di esseri umani da tormentare e guidare in una lenta e graduale discesa nell’abisso. Anche per un diavolo capace degli errori che hai dimostrato di saper commettere sarebbe difficile mancare una così promettente mietitura. Ho sentito dire che a breve mi verrà assegnato un nuovo apprendista e quindi dovrò dedicare il mio tempo ad altri compiti. Informerò le autorità competenti che ora agisci in autonomia. Come di consueto, tornerò a trovarti tra qualche mese, ma tienimi informato nel caso dovesse accadere qualcosa che richieda un livello di competenza superiore. Detto questo, non azzardarti a disturbarmi per questioni banali sulle quali ti ho già adeguatamente ragguagliato.
Divertiti Malthus.
Alla prossima,
Quelle
21.continua
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