Cronache dal clero / Caro Aldo Maria, ti scrivo. Pensierini post GMG
di padre Mario Begio
Caro Aldo Maria,
io la GMG non l’ho seguita.
In estrema sintesi, credo si tratti di una tipologia di evento che ha fatto il suo tempo. E come tutte le cose, anche buone, se vengono protratte oltre il proprio tempo fanno solo danni crescenti. Temo però che per interrompere le GMG serva o un cataclisma o un papa coraggioso come Giovanni Paolo II. Così coraggioso da rinunciare a centinaia di migliaia di giovani adulatori col loro corteo di clero festante.
Girano articoli, girano foto (anche su Duc in altum). Le zuccheriere di plastica coperte col cellophane per contenere la Divina Eucaristia mi stupiscono fino a un certo punto: avevamo già visto la distribuzione delle Sacre Particole nei bicchierini di carta riciclabile pochi anni fa nella GMG in Brasile e comunque le ciotole sono più dignitose dei gel con guanti e mascherine degli ultimi tre anni.
Mi colpisce la fantasia di creare tabernacoli che, se ho visto bene, sono scatolotti di polistirolo, tipo quelli con cui ti portavano il cibo in mensa alle scuole medie.
In missione è capitato anche di peggio (in realtà no), però il peggio in missione seguiva una regola: a Dio diamo il meglio che riusciamo a trovare, che non sempre è il meglio in assoluto, ma almeno non è peggio di quel che destiniamo a noi stessi.
Alla GMG hanno seguito questa regola? Il Papa e i vescovi in Portogallo sono stati ospitati in baraccopoli di polistirolo?
Ma c’è un dettaglio che mi inquieta ancor di più, Aldo Maria. Prendilo come una provocazione, non ne faccio una battaglia.
Nelle foto che ho visto, decine di giovani sono in ginocchio attorno ai tabernacoli di polistirolo. Potremmo dire: che bello, nonostante il feticismo liturgico, i nostri ragazzi riconoscono ancora la presenza reale! E magari è vero. Ma a me sovviene un pensiero diverso. Ma perché questi ragazzi non si ribellano? Gli dicono di fare il vaccino, in dispregio della morale naturale e della protezione degli embrioni, e lo fanno; gli dicono di adorare l’Eucaristia in dispregio delle norme liturgiche (la Desiderio desideravi vale solo nella parte in cui bastona i tradizionalisti?) e in offesa di nostro Signore, e lo fanno. Quante altre stupidate faranno? Quando si fermeranno? Quando chiederanno conto?
Non so, sono domande. Fra pochi lustri avremo più di una risposta, immagino. Io forse la spierò da lassù.
Intanto, e per quanto non sia un tradizionalista, devo riconoscere che per avere sicuro rispetto di Nostro Signore dobbiamo cercare i gruppi tradizionalisti, come la Fraternità San Pietro, che mi dicono abbia officiato nel Palacio do Grilo.
Al che torniamo al nostro inizio: forse è il momento di interrompere le GMG. E ricominciare a formare solidi cristiani, e per far questo son meglio i piccoli gruppi, non per forza molto piccoli, però sufficientemente piccoli da poter garantire vasi sacri degni della Presenza Reale del Salvatore Sacramentato, sufficientemente piccoli da poter curare una educazione virile e militante della gioventù cattolica.
Un po’ come fanno in Francia col pellegrinaggio Parigi-Chartres, e in Spagna col pellegrinaggio a Nuestra Senora de la Cristianidad. E forse altri.
E mi fermo qui, per oggi.
27.continua
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