“Gesù è lì dentro”. Nostro Signore chiuso in scatoloni di plastica alla GMG. Una ragazza spiega come ha voluto riparare all’offesa recata al Santissimo
“A mio modesto parere, è una vergogna assoluta mettere l’Ostia in un contenitore così indegno per essere adorata. Inoltre, è un’incredibile vergogna che molti giovani non sapessero nemmeno che questo era il loro Gesù – che è venuto, ha sofferto ed è morto per loro – che avrebbero dovuto inchinarsi ad adorare!”
Sulla pagina Twitter (ora “X”) avevamo segnalato il pessimo trattamento che gli organizzatori hanno riservato a Nostro Signore Sacramentato, predisponendo una “cappella del Santissimo” alquanto riprovevole.
La Riserva Eucaristica, se pur adagiata su tovaglietta bianca (a mo’ di corporale?) e affiancata da due “Ceroni del Santissismo” con alcuni fiori, era stata riposta in tre scatoloni di plastica grigia (si veda foto a fianco e foto sotto di Una Voce Sevilla) sopra a un tavolo, con davanti due sedie (di inginocchiatoi, ovviamente, nemmeno a parlarne).
Capiamo le esigenze di praticità, ma era così difficile allestire un luogo meno squallido e più dignitoso? Il pellegrinaggio a Chartres di Pentecoste ci mostra che pur in aperta campagna, pur con una “carovana” di oltre 16.000 fedeli, pur con mille difficoltà logistiche, è possibile (e doveroso) riservare a Domine Iddio il rispetto che gli è dovuto, che la Fede impone e che sensibilità suggerisce.
In questa edizione della GMG, abbiamo avuto la conferma di un trend che ormai è troppo diffuso in molte chiese, in molti incontri di preghiera, in molti Sinodi: l’assenza di Dio e l’egocentrismo (se non solo egotismo) dei prelati.
A Lisbona, infatti, è sembrato più volte che il grande “Intruso” (perchè dire “Assente” è sbagliato) sia stato proprio Colui in onore del Quale si è organizzato questo incontro mondiale… (ricordiamoci anche delle ciotole IKEA usate a mo’ di patena per la Comunione alla Messa di apertura a Siviglia, e del discorso “a-teo” di Papa Francesco).
Meno male che i giovani, nonostante molti preti, ancora ci credono e si inginocchiano.
A proposito di inginocchiarsi davanti alla Divina Presenza, vi proponiamo il resoconto scritto dalla ragazza che appare inginocchiata (vestita di bianco) insieme ad altri ragazzi della GMG2023 nella foto.
La foto in questi giorni ha fatto il giro del web in post di protesta e di denuncia da parte di fedeli scandalizzati per il (sacrilego) modo con cui è stato trattato e riposto il Santissimo Sacramento.
Lei si chiama Savannah Dudzik e ha raccontato l’episodio anche su Instagram e Twitter. Passando davanti a queste scatole, e vedendo due persone inginocchiate, si è incuriosita e ha domandato cosa fosse. Alla risposta “Gesù, lì dentro c’è Gesù”, è rimasta scandalizzata e si è infuriata soprattutto per l’indifferenza delle persone che passavano; ha così deciso, assieme a degli amici, di inginocchiarcisi davanti e di recitare un Rosario in riparazione alle offese recate al Sacro Cuore con quella sistemazione indegna.
Nel suo racconto, da semplice fedele, Savannah si rivolge ai preti e chiede come facciano i giovani a credere in Gesù Presente se viene trattato così dai sacerdoti stessi. E domanda ai vescovi “Perchè Gesù è stato trattato così?”
Leggiamo le sue parole.
La ragazza inginocchiata con il vestito bianco? Sono io. Ci sono così tante opinioni, teorie e accuse che circondano la Giornata Mondiale della Gioventù, ma ho voluto dare il mio contributo dato che ero lì e ho vissuto in prima persona questa circostanza che ora sta diventando virale.
Che cosa è successo?
Sabato sera, durante la Giornata Mondiale della Gioventù si son recitate le lodi e c’è stata l’adorazione, al Campo de Grace. Io e i miei amici stavamo tornando a piedi dopo aver assistito a questa cerimonia, quando abbiamo notato alcune grandi scatole grigie poste su un tavolo.
C’erano forse due o tre persone che pregavano intorno ad esse e sinceramente ero confusa. Non sapevo cosa stessero pregando e nemmeno la mia amica lo sapeva.
Mi avvicinai a una delle signore e lei disse: “Gesù. Gesù è lì dentro” (riferendosi alle scatole grigie).
In quel momento mi sono infuriata: come osano mancare di rispetto a Nostro Signore? Cosa pensano di fare: metterlo in una scatola con un rispetto quasi nullo… la gente ci passa davanti senza sapere che è Lui?
Mentre tornavamo al nostro campeggio, ero furiosa, ma dopo aver parlato con i miei amici abbiamo deciso che, invece di arrabbiarci senza scopo, avremmo fatto qualcosa.
Non avremmo protestato né postato sui nostri social questo oltraggio (anche se credo che ci sia un tempo e un luogo per farlo). Non avremmo spettegolato con gli altri. Avremmo preso i nostri rosari, saremmo tornati da Gesù e avremmo recitato un rosario in riparazione dei peccati contro il suo Sacro Cuore. Ed è quello che abbiamo fatto.
Dalla Giornata Mondiale della Gioventù sono emerse tante cose positive – farò un post a parte con tutti i miei pensieri, ma ho postato sulle cose positive per tutto il fine settimana. Penso che sia importante affrontare questo tema, ma prima di tutto pregare.
Una volta pregato – come abbiamo fatto – possiamo affrontare l’atrocità:
A mio modesto parere, è una vergogna assoluta mettere l’Ostia in un contenitore così indegno per essere adorata. Inoltre, è un’incredibile vergogna che molti giovani non sapessero nemmeno che questo era il loro Gesù – che è venuto, ha sofferto ed è morto per loro – che avrebbero dovuto inchinarsi ad adorare!
Quando viene adorato – un incredibile privilegio e onore che Nostro Signore ci dà – Gesù dovrebbe essere sempre tenuto in un tabernacolo o esposto in un ostensorio.
Ho parlato con alcuni sacerdoti a questo proposito e sono tutti d’accordo con me. Uno ha persino affermato che nelle Messe di decine di migliaia di persone in Piazza San Pietro vengono usate enormi coppe d’oro per proteggere Gesù.
Il fatto che il 70% dei cattolici non creda nemmeno nella Presenza Reale rende questo caso ancora più triste. Come possiamo noi – i giovani – credere che Gesù sia veramente qui se questo è il modo in cui viene presentato?
Amo la nostra fede cattolica, amo il nostro Magistero, ma voglio sentire qualcosa, voglio sentire una loro dichiarazione: diteci, vescovi e sacerdoti, diteci, giovani di tutto il mondo:
“Perché Gesù è stato esposto in questo modo?”
*Ho dato ai vescovi, agli organizzatori della Giornata Mondiale della Gioventù e ad alcuni segretari vescovili più di un giorno per rispondere. Non ho ricevuto alcuna risposta in merito, così ho deciso di renderla più pubblica. Se avete sentito una spiegazione migliore di quello che è successo, fatemelo sapere!
Savannah
Fonte: pagina facebook di Savannah Dudzik