Sull’importanza dei fondamentali nella pallacanestro e nella fede
Dopo aver letto i mei articoli [qui e qui] sulle analogie tra la nostra fede cattolica e la pallacanestro, un amico lettore mi ha scritto per sottopormi altri spunti.
I buoni giocatori si distinguono per i fondamentali: palleggio, passaggio, tiro. Nel minibasket, praticato dai bambini, la cura del palleggio, del passaggio, dei movimenti laterali, del tiro da fermo e in corsa, dell’entrata, è decisiva per formare il buon giocatore. E per Gesù non è forse lo stesso?
Nel capitolo 5 del Vangelo di Matteo sembra piuttosto chiaro: “Non crediate che io sia venuto ad abolire la Legge o i Profeti; non sono venuto ad abolire, ma a dare pieno compimento. In verità io vi dico: finché non siano passati il cielo e la terra, non passerà un solo iota o un solo trattino della Legge, senza che tutto sia avvenuto. Chi dunque trasgredirà uno solo di questi minimi precetti e insegnerà agli altri a fare altrettanto, sarà considerato minimo nel regno dei cieli. Chi invece li osserverà e li insegnerà, sarà considerato grande nel regno dei cieli. Io vi dico infatti: se la vostra giustizia non supererà quella degli scribi e dei farisei, non entrerete nel regno dei cieli”.
E come conclude, dopo qualche versetto in cui ribadisce radicalmente i comandamenti?
“Sia invece il vostro parlare sì, sì, no, no; il di più viene dal Maligno”.
Anche la nostra fede si nutre di fondamentali che vanno interiorizzati in profondità e senza i quali tutto è sovvertimento e confusione: l’uomo al posto di Dio, le nostre pretese al posto della legge divina.
Un mio allenatore di tanti anni fa diceva sempre a noi bambini: “Non importa se per ora la palla non entra nel canestro. L’importante è che i vostri movimenti siano fatti bene. Poi il canestro verrà”.
La cura dei fondamentali comporta pazienza, spirito di sacrificio, docilità rispetto alla parola del maestro. Chi non ha fiducia nel coach e fa di testa propria va incontro, prima o dopo, al fallimento.
Oggi mi capita spesso di vedere giocatori forti fisicamente ma che denunciano lacune sotto il profilo dei fondamentali. Proprio come quei fedeli che non conoscono il Catechismo della Chiesa cattolica e si fidano un po’ troppo delle proprie risorse.
A.M.V.
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