Viva la Chiesa africana!
di Fabio Battiston
Ora è ufficiale. L’evento, riportato dai maggiori organi di informazione (per esempio, qui), è senza dubbio il più rilevante atto di disubbidienza all’interno della Chiesa Cattolica degli ultimi secoli.
Il cardinale Ambongo, arcivescovo di Kinshasa nonché presidente del Simposio delle Conferenze episcopali di Africa e Madagascar, ha firmato un documento nel quale, al di là della diplomaticità del linguaggio e della rinnovata (ma fino a quando?) comunione con il successore di Pietro, si ufficializza il loro totale rifiuto di ciò che viene sancito nella Fiducia supplicans.
Non siamo più di fronte al pronunciamento isolato di qualche, seppur importante, prelato dell’alta gerarchia curiale o di significative ma circoscritte diocesi sparse per il mondo. Chi si è ufficialmente ribellata al tiranno di Buenos Aires è probabilmente la più importante Chiesa cattolica continentale del mondo. L’unica in fortissima crescita ed espansione ed anche quella che è da tempo ai primissimi posti per quantità e qualità delle vocazioni.
La mia speranza – e mi auguro anche quella di molti cattolici che condividono il mio stato di prostrazione – è che questa meravigliosa notizia apra le porte ad altre simili decisioni e, soprattutto, ad un distacco totale della Chiesa africana da quella, essa sì ormai scismatica, di Roma.
L’oscena cricca sudamericana, barricata nei pi tetri meandri della fortezza vaticana, dovrà lentamente ma inesorabilmente rivivere il medesimo incubo che, a suo tempo, prese corpo nel bunker di Berlino durante gli ultimi giorni di Hitler e dai suoi infami cortigiani.
Nella foto, il cardinale Fridolin Ambongo Besungu, arcivescovo di Kinshasa e presidente del Secam (Simposio delle conferenze episcopali di Africa e Madagascar).