Le porte degli inferi non prevarranno? Certo, ma Pietro può sbagliare

di Marco Cattarini

Caro Valli,

qualche mese fa chiesi di incontrare uno dei sacerdoti della mia parrocchia (a Lima, in Perù), per fargli una domanda precisa: “Quant’è importante e determinante la presenza e la fedeltà di Pietro per far sì che si compia la promessa del Signore secondo la quale le porte dell’inferno non prevarranno?”.

Non seppe rispondermi e sparò assurdità tipo: “Ecco i perfetti che vengono a giudicare”, “Il demonio ti sta mettendo queste cose in testa”, “Sono più le cose buone fatte dal papa che quelle cattive”. Insomma, argomenti ad hominem e risposte che mi fecero perdere in parte la stima, anche intellettuale, che avevo per lui.

Non riesco a concepire il Magistero petrino come una partita di calcio che si può vincere 3 a 2, 5 a 3, 7 a 5. Io spero che il papa ci confermi sempre nella vera fede, nella dottrina di sempre.

Mi chiedo: Cristo avrebbe potuto governare la Chiesa direttamente attraverso lo Spirito Santo, senza la mediazione di Pietro? Da semplice fedele penso che ci fosse bisogno di un vicario di Cristo sulla Terra per portare avanti il governo della Chiesa, con l’ausilio dello Spirito Santo. Il fatto è che bisogna aprirsi e ricevere liberamente questo aiuto che arriva dall’alto. Un aiuto che ciascuno di noi, compreso il papa, ha la libertà di accettare o no.

Che cosa significa che le porte dell’inferno non prevarranno nella chiesa? Significa che Pietro sarà sempre fedele e non sbaglierà mai? Significa che questa garanzia data dal Signore dipende esclusivamente dal papa?

Storia e Scritture ci dicono che il papa può sbagliare. Il “non praevalebunt” non dipende da Pietro, ma da Cristo.

Nel Vangelo di Marco (8, 31-33), dopo il cambio di nome da Simone a Pietro e la nomina a suo vicario sulla Terra, quando Pietro cerca di “proteggere” il Signore evitando che finisca sulla Croce per compiere la missione redentrice per la quale era venuto sulla Terra, Gesù gli dice: “Allontanati da me, Satana, perché tu pensi come gli uomini, e non come Dio”.

In un altro passo, quando Gesù è arrestato prima di essere condannato a morte, Pietro lo rinnega tre volte (Matteo, 26, 69-75).

In Galati 2, 11-14, nell’incidente di Antiochia, si vede come Paolo rimproveri Pietro per le sue preferenze verso i cristiani provenienti dal giudaismo in confronto al trattamento che riserva ai cristiani che vengono dal paganesimo.

In sintesi:

1) Se Cristo ha detto al primo papa “Allontanati da me, satana, perché pensi come gli uomini e non come Dio”, può dirlo di nuovo, a qualsiasi papa.

2) Se il primo Pietro ha negato tre volte il Signore, può tradirlo e negarlo anche un altro papa.

3) Se il primo Pietro cercò di favorire un certo gruppo di persone, adattandosi al mondo e a ciò che è politicamente corretto, qualsiasi altro papa può cadere nello stesso peccato.

4) Se Paolo ci dice che qualora un angelo del cielo ci annunci un altro Vangelo, diverso da quello rivelatogli da Gesù Cristo, deve essere scomunicato, lascia aperta la possibilità che qualunque essere umano, compreso il papa, possa farlo.

D’altra parte, abbiamo il caso di papa Onorio I nel VII secolo (625-638 D.C.), i cui documenti eretici (non ex catedra) aprirono le porte alle eresie monofisista e monotelista.

Il caso di Onorio I dimostra che un papa può sbagliare, addirittura su questioni dogmatiche, non solo morali, e che dopo lungo tempo può essere condannato da concili della Chiesa e dai suoi successori.

Cinquant’anni dopo la morte di Onorio I, il terzo Concilio di Constantinopoli (sesto concilio ecumenico), tra gli anni 680 e 681, lo condannò molto duramente. Più avanti, quasi cent’anni dopo, nel secondo Concilio di Nicea, accadde lo stesso, e così nell’ottavo Concilio ecumenico di Constantinopoli, nell’anno 869. La Chiesa, dopo tanti anni, addirittura secoli, fu in grado di confermare la dottrina di sempre.

Un papa può guidarci contro Cristo? E come può Cristo permetterlo? Se Cristo ha promesso a Pietro che le forze dell’inferno non prevarranno, e se oggi Francesco, nella sua incapacità di governare la Chiesa, mostra che le forze dell’inferno stanno prevalendo, vuol dire che Cristo ci ha ingannati?

Impossibile che Cristo ci inganni, perché è Dio, è la Via, la Verità e la Vita. Cristo promette che le forze dell’inferno non prevarranno nella chiesa, suo Corpo Mistico. Non dice che Pietro non sbaglierà mai.

Possiamo vedere che oggi c’è vera fedeltà alla Chiesa di Cristo da parte di tanti (pensiamo alla Chiesa africana). La barca è nella tempesta e Pietro è, quanto meno,  distratto, eppure la barca non affonda.

Io riconosco Francesco come Pietro. Non ho elementi per dire il contrario. È qualcosa che mi supera. Fino a quando la Chiesa (non so come né quando) dirà qualcosa di diverso, credo che egli sia il Vicario di Cristo sulla Terra. Tuttavia ciò non mi impedisce di usare uno dei talenti, l’intelligenza, per vedere ciò che è evidente e capire che non si può andare contro il principio di non contraddizione.

Non sto seguendo chi vuole allontanarsi dalla Chiesa cattolica. Cerco piuttosto di appoggiarmi ai santi, ai saggi sacerdoti, ai vescovi e cardinali che mi guidano a vivere fedelmente dentro la Chiesa, nonostante i lupi travestiti da agnelli o da pastori.

Per quanto riguarda la frase del Catechismo di San Pio X, “Sopportare pazientemente le persone moleste” come opera di misericordia, considero che essa sia applicabile quando uno soffre un’ingiustizia personale, ma quando l’ingiustizia colpisce la Chiesa sarebbe un’omissione restare in silenzio, senza chiarire la situazione alla luce della Verità del Vangelo e senza avvertire i più piccoli nella fede che possono essere gravemente confusi e portati verso l’abisso della perdizione.

Chi giudica se un papa è o non è cattolico? Io dico che dai frutti lo riconosciamo. Mi chiedo: adorare la pachamama è cattolico? Permettere che una persona che vive in adulterio riceva l’Eucaristia è cattolico? Dire che Dio vuole che ci siano religioni diverse è cattolico? Benedire il peccato è cattolico?

Che il Signore e la Madonna ci illuminino, ci proteggano da Satana e ci benedicano.

Viva Cristo Re! Viva Maria Santissima! Viva la santa Chiesa cattolica!

 

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