Radaelli: “Dopo la rinuncia (invalida) di Benedetto XVI la Chiesa si è auto-scomunicata”. E ora?
Può la Chiesa auto-scomunicarsi e perfino auto-scismatizzarsi? Nel suo ultimo, breve saggio (destinato, come gli altri, a far discutere) il professor Enrico Maria Radaelli dice di sì. Anzi, dice che questa è proprio la situazione in cui si trova la Chiesa cattolica oggi.
Auto-scomunicata? Sì, come mette in guardia san Paolo: “Se anche noi stessi o un angelo dal cielo vi predicassimo un Vangelo diverso da quello che vi abbiamo predicato, sia anàtema!” (Gal 1,8).
Auto-scismatizzata? Sì, perché è evidente che la Chiesa, Corpo mistico di Cristo, non è mai stata così divisa in sé stessa, scissa, stravolta.
Il dramma, per Radaelli, nasce con la rinuncia di Benedetto XVI dell’11 febbraio 2013, rinuncia in netta contraddizione con il dettato evangelico. Rinuncia totalmente invalida perché papa Ratzinger (lo diciamo in termini semplici) con la sua scelta ha preteso di dividere Pietro, la roccia, in due: un Pietro che regna e un Pietro che prega. Ma le parole di Gesù (“Tu sei Pietro e su questa pietra…”) non permettono nulla di simile. Non si può “spacchettare” la funzione papale. Non si può avere un Pietro 1 e un Pietro 2. Di conseguenza, il papato emerito è un’emerita aberrazione, ma, ciò che più conta, la rinuncia di Papa Ratzinger va considerata invalida, nulla, mai esistita perché impossibile. E se la rinuncia è stata invalida, tale è anche l’elezione del successore.
Ora, che fare?
La proposta del professor Radaelli è tanto semplice quanto sconvolgente. L’autore la rivolge direttamente ai Cardinali: almeno tre Porporati riconoscano che la rinuncia di Benedetto XVI dell’11 febbraio 2013 è stata invalida e che tutti gli atti del Magistero seguiti a quella data sono dunque nulli. I medesimi Cardinali riconoscano che il Conclave del 13 marzo 2013 è stato anch’esso invalido. Infine si convochi, con chi ci sta, un nuovo Conclave per eleggere il legittimo Successore.
Fantapolitica ecclesiastica? Secondo Radaelli, no. Qualcosa si sta muovendo. Lo sciagurato pontificato di Bergoglio (che per Radaelli è un anti-pontificato) sta aprendo gli occhi a molti. Occorre solo che alcuni Principi della Chiesa prendano il coraggio (e che coraggio) a due mani e portino alle estreme e logiche conseguenze il processo che nasce con la presa d’atto che la Rinuncia di Benedetto XVI è stata invalida.
Radaelli, già autore del saggio Al cuore di Ratzinger. È lui il Papa, non l’altro, torna qui su temi che lo appassionano da tempo e che, a suo avviso, dovrebbero interrogare ogni fedele, ma soprattutto i Pastori ancora degni di questo nome. Perché “bisogna obbedire a Dio piuttosto che agli uomini” (At 5,29). Il medico pietoso, ricorda, fa la piaga purulenta. E alla necrosi manca poco, ormai.
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Enrico Maria Radaelli, La Chiesa si è auto-scomunicata?, 56 pagine, 15 euro
Il libro va richiesto scrivendo alla mail aureadomus.emr@gmail.com.