San Francesco / Croci e alberi

Cari amici di Duc in altum, mi ha scritto un apota, ovvero uno di quelli che non se la bevono (secondo la definizione cara a Giuseppe Prezzolini e da me ripresa tempo fa).  Una breve lettera per stigmatizzare quanto avverrà oggi, nel giorno di san Francesco, nei giardini vaticani, dove il papa, per iniziativa dell’ordine dei frati minori aderenti al nuovo culto ecologista, pianterà l’ennesimo albero. A meno che…

A.M.V.

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Caro Aldo Maria, tanto tempo fa i frati piantavano croci in tutto il mondo per far pregare le persone con il pio esercizio della Via Crucis. San Leonardo, che fu il più grande diffusore di questa pratica, ne inaugurò più di cinquecento in tutta Italia. Oggi le cose sono cambiate, i frati francescani, divenuti dialoganti, non piantano più croci, ma insieme ai rappresentanti del Global Catholic Climate Movement (Movimento cattolico globale sul cambiamento climatico) e la RePam (rete ecclesiale panamazzonica), oggi 4 ottobre, giorno della festa di san Francesco, per mandare un “potente messaggio al mondo sull’impegno della Chiesa nella cura della casa comune”, pianteranno un albero in Vaticano alla presenza del papa.

A questo evento parteciperanno, ci fanno sapere i frati, anche dei capi “indigeni”, i quali probabilmente per l’occasione  invocheranno i loro spiriti.

Sappiamo che la gerarchia della Chiesa non si preoccupa più di queste cose: uno spirito ormai vale l’altro, ognuno ha le sue idee… Ma noi apoti, che non ce la beviamo, ci domandiamo che cosa sia giusto fare in questi casi.

Io una soluzione ce l’avrei: fare come fece san Bonifacio nel 724 d.C., quando, armato di accetta, andò ad abbattere l’albero del dio pagano Thor, sotto il quale venivano offerti sacrifici umani.

Pensa che bella scena sarebbe! Vedere magari il cardinal Burke apparire all’improvviso con una motosega e abbattere l’albero dell’idolatria moderna, tra lo sgomento degli “indigeni”, nonché dei monsignori di curia e dei frati ecologisti.

Io, fossi il cardinale Burke, un pensierino lo farei. Chi oserebbe opporsi a un cardinale? E in più armato di motosega?

Buona festa di san Francesco!

Un apota

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