Sulle letture ascoltate ieri a messa
Ieri il rito ambrosiano mi ha donato alcune letture di particolare spessore. E, come sempre, al momento giusto. Dal secondo libro dei Maccabei (2Mac 7,1-2.20-41) mi tengo stretta la risposta data dai sette fratelli al re: “Siamo pronti a morire piuttosto che trasgredire le leggi dei padri”. E poi quella dell’ultimo fratello rimasto in vita e anch’egli pronto al sacrificio: “Non obbedisco al comando del re, ma ascolto il comando della legge che è stata data ai nostri padri per mezzo di Mosè”. Dalla seconda lettera di san Paolo ai Corinzi (2Cor 4,7-14): “Fratelli, noi abbiamo questo tesoro in vasi…
Meditazione / Volete andarvene anche voi?
Signore, da chi andremo? Tu hai parole di vita eterna Gv 6,60-69 di Eremita La Parola di questo Vangelo ci mette di fronte a una realtà molto importante. Ci dice che molti discepoli “da quel momento” non seguirono più Gesù. Perché quei discepoli non lo seguirono più? Che cosa li spinse a tornare indietro? Perché dissero che la Parola di Gesù è “dura”? Cosa c’era di così duro nel discorso di Gesù ai suoi discepoli? Gesù parlava loro dell’umiliazione che avrebbe subito. Della Croce che avrebbe portato unita al dolore e alla sofferenza. Dell’offerta del suo Corpo e del suo…
“Duc in altum” vive grazie a voi
Cari amici, gestire e tenere in vita un blog come Duc in altum non è un’impresa di poco conto. Notizie, commenti, traduzioni, dibattiti, rapporti con gli autori in Italia e all’estero… L’impegno è continuo. Sotto molti aspetti è simile a quello richiesto dalla realizzazione di una rivista culturale, con la differenza che il blog è quotidiano e che dietro non c’è una redazione, ma una singola persona. Se pensate alla mole di contributi che Duc in altum propone, potete intuire il tipo di lavoro che richiede. Nel ringraziare tutti coloro che generosamente sostengono la mia attività, mi permetto di ricordare…
Storia di Mary e Jeremy. Due cuori e un pallone da basket
La blasfema cerimonia inaugurale delle Olimpiadi di Parigi e la non meno inquietante cerimonia di chiusura hanno lasciato l’amaro in bocca a tanti di noi che amano lo sport. Ma non sarebbe giusto cedere alla tentazione di allontanarsi da questo mondo, come se tutto fosse perduto. Lo sport continua a regalare anche belle storie di fede, come quella che qui raccontiamo e che riguarda la pallacanestro. * Il basket ha fatto parte della vita di Jeremy e Mary Minick fin da quando erano bambini. Da studenti, giocavano al Christendom College, e fu lì che si videro per la prima volta….
Pessime abitudini in chiesa / 12
Caro Valli, pessime abitudini in chiesa? Tante, tantissime. Qualche esempio. Celebranti che fanno l’elevazione in un battito di ciglio: il Signore li ha chiamati macellai. Non inginocchiarsi al momento della consacrazione. Chiacchiere prima, dopo e durante la messa. Rispondere al cellulare durante la consacrazione. Sacerdoti che nell’omelia parlano di tutto fuorché di Gesù. Fare leggere dal messale ai bambini e ai chierichetti, anche quando ci sono i concelebranti. Signore, abbi pietà di noi. Silvana * Caro Valli, leggo con una certa costernazione le ormai numerose segnalazioni di abitudini stravaganti durante la santa Messa. Ne aggiungo altre, a mio parere scandalose. Talvolta…
Il Vaticano II e la deformazione della coscienza cattolica
È impossibile parlare con veracità della libertà, della coscienza e della dignità della persona umana se non facendo riferimento alla legge divina. Arcivescovo Marcel Lefebvre, dal suo intervento al Concilio Vaticano II, settembre 1965 di Robert Morrison Agli occhi di chi vuole imporre i propri malvagi programmi alla società, il problema posto dal cattolicesimo è sempre stato come superare le coscienze correttamente formate. Se un cattolico ha una coscienza correttamente formata e una ferma determinazione a seguirla, preferirebbe morire piuttosto che accettare i mali condannati dalla Chiesa cattolica. Nel corso dei secoli, i nostri nemici si sono avventurati a risolvere…
Pessime abitudini in chiesa / 11
Carissimo Valli, anche se non sempre condivido gli interventi che vengono pubblicati, come del resto è naturale in un sano confronto, seguo da tempo con interesse e stima il suo blog e apprezzo molto il suo sforzo. Ho iniziato a leggere con curiosità i contributi dei lettori che denunciano le pessime abitudini del Novus Horror Missae, come qualcuno l’ha definito. Devo ammettere che alcune pratiche sono sconcertanti e, se non ci fosse di mezzo nostro Signore Gesù Cristo, addirittura comiche. Mi sorge però una domanda: perché queste persone continuano imperterrite a frequentare la parrocchia? Se è così evidente ai loro…
Quando il “Corriere” titolava: “Paolo VI scelto dagli 007”. Due parole su armi di distrazione di massa e gioco dell’uroboro
di redazione Radio Spada Quando si offre la bicicletta a qualcuno, il rischio è che poi pedali parecchio. A volte in strade senza uscita. Data la stura alle più improbabili teorie sull’invalidità della rinuncia di Benedetto XVI (confutate agevolmente in Parole chiare sulla Chiesa) e sull’invalidità dell’elezione di Bergoglio a seguito dei maneggi della “mafia di San Gallo” (pure), è ormai tutto un discutere di regolarità e irregolarità nelle procedure che hanno portato i Papi sul soglio. E non parliamo solo del documentato studio dell’Avv. Ferro Canale sulle lontane vicende di Giovanni XII e Leone VIII: no, è il vicinissimo ‘900 l’oggetto…
Liturgia e fede / Se fossimo consapevoli di ciò che è davvero la santa Messa, ogni abuso sparirebbe
Cari amici di Duc in altum, è con totale adesione e profonda gratitudine che pubblico questa lettera che va non solo letta, ma meditata. L’autrice è mamma e medico. *** di Elena Martinz Carissimo Aldo Maria, leggendo in Duc in altum gli elenchi degli abusi liturgici, ho rivissuto i miei ultimi trent’anni di vita in cui, te l’assicuro, li ho visti tutti, ma anche di molto molto peggio. Resisto alla tentazione di stilare io stessa il mio personale elenco, anche perché una parte di esso l’avevi già pubblicata circa un anno fa, in una precedente lettera [qui]. Al contrario, vorrei…
La grotta e il lago
di Rita Bettaglio Ultimamente il cielo si è chinato pietoso sulla terra riarsa e ci ha donato il refrigerio della pioggia. Io sono degli anni Sessanta, quella generazione per cui le vacanze estive duravano oltre tre mesi ed erano così lunghe che ad un certo punto ti veniva nostalgia della scuola. Allora, bei tempi, dopo il 15 agosto arrivavano i temporali, i milanesi scappavano, si alzava la tramontana e veniva quel mare lungo di settembre che è una meraviglia. Ebbene, quest’anno le burrasche ferragostane sono arrivate puntuali e nella grotta si dorme come al suono di arpe angeliche. Per questo,…
Pessime abitudini in chiesa / 10
Caro Valli, vorrei tanto sapere chi ha incaricato un’anziana signora, che io chiamo la vigilessa, di guidare la liturgia durante la santa messa. Inizia dicendo a tutti “buongiorno” e augurando “buona celebrazione”, poi dice a quale pagina si trova il tale canto, poi risponde alle preghiere e addirittura, al momento della consacrazione, innalza una sua preghiera, rompendo il silenzio (e anche qualcos’altro). Dotata di microfono, se ne sta al primo banco e sembra la padrona della liturgia. Ma chi l’ha incaricata? Perché lo fa? Perché la sua voce deve caratterizzare l’intera celebrazione? Perché non può lasciare spazio a un po’…
Caro Aurelio…
Caro Aurelio, alla fine della tua lettera parli di “un momento di turbamento personale”. Non so di che cosa si tratti, ma sappi che ti sono vicino, specie nella preghiera. Quanto a me, dici che avverti nelle mie parole uno stato di sofferenza. Devo essere sincero: forse sofferenza c’è stata tempo fa, quando ho incominciato ad aprire gli occhi di fronte ai tradimenti nella Chiesa. Ora più che di sofferenza parlerei di fastidio. Questi falsi pastori impegnati a inseguire il mondo, questi traditori che non custodiscono il tesoro ma lo svendono, mi irritano e perciò cerco di starne alla larga….
Kiev vota a favore della legge che vuole eliminare la Chiesa ortodossa legata a Mosca
Nella completa indifferenza dell’opinione pubblica occidentale, Il 20 agosto il parlamento ucraino ha approvato un progetto di legge che prevede la messa al bando della chiesa ortodossa legata al patriarcato di Mosca. L’accusa? Essere, appunto, legata a Mosca. “Il parlamento ha messo fuori legge una filiale in Ucraina del nostro aggressore”, ha scritto su telegram la deputata Iryna Guerachtchenko. La legge è stata approvata con 265 voti a favore (il minimo richiesto era 226). “Non può esserci una chiesa moscovita in Ucraina”, ha dichiarato il capo dell’amministrazione presidenziale ucraina, Andrij Jermak. La legge, che entrerà in vigore dopo la ratifica…
Lettera / Due “padri”, un passeggino, una bimba disperata
di Elena Palatini Caro Valli, a parte tutti i discorsi fatti, letti e commentati sul tormentone dell’omosessualità, non denuncerò mai a sufficienza che questa degenerazione del comportamento non coinvolge solo i diretti interessati. Mi riferisco alle adozioni gay. Proprio pochi giorni fa ho constatato come questo drammatico problema, che nasce dall’egoismo umano, si concretizzi in situazioni strazianti. L’ho visto con i miei occhi. Ho notato lungo la strada due giovani uomini, chiaramente omosessuali. Uno spingeva un passeggino. Dentro c’era una bimba sui cinque anni, dai tratti asiatici. Piangeva disperata. Non saprei esprimere il disagio profondo, insanabile, che quel pianto trasmetteva….
Lettera / Una proposta per le nostre parrocchie
di Valter Tuninetti Caro Aldo Maria Valli, da un po’ di tempo io e la mia famiglia ci siamo avvicinati alla santa messa apostolica di sempre, quella che viene normalmente chiamata in “rito antico” o “vetus ordo” o anche, in modo riduttivo, “messa in latino”. In questo rito, al quale hanno partecipato i nostri antenati e i più grandi santi della storia, c’è ovviamente molto più del latino: è la vera messa cattolica, senza bisogno di aggiungere tanti fronzoli. Poiché non vogliamo che le nostre due bambine di sei e cinque anni, che presto dovranno prepararsi alla prima comunione, frequentino…
Caro Aldo Maria…
di Aurelio Porfiri Caro Aldo Maria, certamente capisco che in quanto mi dici c’è molta sofferenza. Una sofferenza che fa vedere le cose in un modo che potrebbe essere non sempre chiaro. Mi viene in mente una storiella che credo fosse tratta dai Detti dei Padri del deserto. Un giovane novizio era molto turbato e doveva prendere una decisione. Chiese consiglio a un monaco anziano che lo portò di fronte a una bacinella con dell’acqua dentro. Poi, dopo aver smosso l’acqua, gli chiese di specchiarvisi. Cosa vedeva in quel momento? Sé stesso, ma in modo confuso. Ricordo sempre questa storiella…
Gran Bretagna / Così il Labour distorce la realtà e impone un controllo orwelliano
di Angeline Tan Il 29 luglio la tranquilla cittadina di Southport, nell’Inghilterra settentrionale, è stata scossa dagli orribili omicidi di Bebe King, Elsie Dot Stancombe e Alice Dasilva Aguiar. Non molto tempo dopo, nella cittadina costiera sono scoppiate rivolte che si sono diffuse in tutto il Paese. Con l’accusa di omicidio e tentato omicidio, le autorità hanno arrestato un diciassettenne, presumibilmente figlio di immigrati ruandesi a Cardiff, ma la polizia del Merseyside ha subito minimizzato l’identità del presunto assassino affermando: Un ragazzo di diciassette anni di Banks nel Lancashire, nato a Cardiff, è stato arrestato con l’accusa di omicidio e tentato omicidio ed è…
Storia della Chiesa / Cina, 1955. Un vescovo coraggioso grida “Viva Cristo Re!” in faccia alle guardie rosse di Mao
Una pagina di storia della Chiesa. Metà degli anni Cinquanta del secolo scorso: un vescovo coraggioso resiste in faccia agli scherani di Mao Tse-tung. Il prelato, uno dei tanti ecclesiastici vittime del regime comunista cinese, è monsignor Ignatius Kung Pin-mei (1901 – 2000), vescovo di Shanghai (primo vescovo cinese nativo della città) e futuro cardinale, il cui primo processo da parte del “tribunale del popolo” in un sobborgo della sua città episcopale, nel 1955, ci viene descritto in un articolo del 1974. Arrestato in quello stesso 1955, il vescovo restò in carcere in isolamento fino al 1985. Anche dopo il…
Pessime abitudini in chiesa / 9
Cari amici di Duc in altum, le vostre segnalazioni circa le “pessime abitudini” continuano ad arrivare senza sosta. Tra le varie mail ne ho però trovata anche una diversa. Inviata da un certo roberto65 (non c’è firma) dice: “La peggiore abitudine è di chi entra in chiesa non per pregare, ma per giudicare gli altri, come fate voi. Gesù disse una parabola per alcuni che avevano l’intima presunzione di essere giusti”. Ringrazio roberto65 per il riferimento alla parabola del fariseo e del pubblicano (Luca 18, 9-14), che non va mai dimenticata, ma non credo che le segnalazioni inviate al blog…
Lettera aperta al vescovo: “Per favore, non si nasconda. E sia portatore della speranza cristiana”
di Fabio Nones Eccellenza monsignor Ivan Maffeis, arcivescovo di Perugia, pur essendo stato suo compagno di seminario non riesco, adesso che è arcivescovo, a darle del tu e a chiamarla semplicemente don Ivan. Vedo in lei il pastore e non più don Ivan. Magari questo le dispiacerà, considerato che tiene a essere alla mano e a mostrarsi vicino al popolo, anche girando in motorino e non facendosi subito riconoscere come vescovo. Da un articolo di giornale apprendo che si è presentato semplicemente come don Ivan anche a casa di Laura Santi, atea, sbattezzata, membro dirigente dell’associazione Luca Coscioni e appassionata…