
In Italia litigano sul bollettino, in Inghilterra aboliscono il green pass
di Nicola Porro Ma guarda un po’: oltre la Manica, c’è qualcuno che ragiona. Mentre da noi ci si è arrovellati per tre giorni sul bollettino di contagi e ricoveri, per poi decidere di non decidere, cioè lasciarlo inalterato, in Gran Bretagna, dove il governo ha ormai deciso che il Paese è entrato nella fase in cui dovrà (anche coraggiosamente) convivere con il Covid, il ministro della Salute annuncia: goodbye green pass. La decisione di Londra: addio green pass Lo ha riferito ieri il Times, citando le dichiarazioni di Sajid Javid, pronto a liquidare il passaporto vaccinale all’inglese entro il 26 gennaio. In realtà, il certificato…

Pane, formaggio & pandemia. Le nuove parole che governano il mondo
di Carlo Primerano Per il momento si potrà ancora andare a comprare pane e formaggio. Così, con elegante sineddoche e malcelato disprezzo, si è espresso il ministro qualche giorno fa. Si sa che la lingua italiana consente molte possibilità di esprimere i sentimenti con il traslato. Per esempio di un folle in posizione di potere che prevarichi i deboli senza motivo si potrebbe dire: taci, Caligola. E questa è l’antonomasia. Oppure di uno che ti lascia attonito per la pochezza umana e intellettuale, potremmo utilizzare un’iperbole: è così stupido che quando lo senti parlare daresti fuori di matto. Ma se siamo comprensivi…

“E io, con la mia autorità di sacerdote, invoco sui tiranni il castigo di Dio!”
Cari amici di Duc in altum, ricevo e pubblico l’omelia preparata per il giorno dell’Epifania da un sacerdote affezionato lettore del blog. L’autore, che preferisce restare anonimo, alla fine pronuncia parole veramente forti. Espressioni del tutto inusuali in questa nostra epoca di misericordismo e di ipocrisia da politicamente corretto. Aggiornamento Il sacerdote che ha pronunciato questa omelia, in seguito alla sua pubblicazione, mi ha pregato di render nota questa confidenza da parte sua: “La sera del 5 gennaio, dopo l’annuncio dell’ennesimo decreto ingiusto e discriminatorio, ho letto lo sconforto nel volto dei fedeli che si erano radunati per recitare il…

Ecco perché Pietro è anche affar nostro
Cari amici di Duc in altum, vi propongo altri due interventi che mi sono stati inviati a proposito di Pietro, la sua missione, la sua legittimità. Il dibattito, ricorderete, è stato innescato dal blogger argentino The Wanderer con l’articolo La confessione di Pietro e un “dubium” teologico. *** Ci vorrebbe un vero papa cattolico… di Andrea Colombo Caro Aldo Maria, nel dare il mio piccolo contributo al tuo interessante dibattito innescato dall’articolo di The Wanderer in merito al magistero petrino, vorrei premettere che non sono né un teologo né un sacerdote né un esperto di diritto canonico, ma solo un…

Monsignor Viganò: “Così ho riscoperto la Messa apostolica. E ora esorto tutti i confratelli: fate come me!”
Cari amici di Duc in altum, spesso in questo blog propongo gli interventi dell’arcivescovo Carlo Maria Viganò, ma penso di poter dire che il contributo di oggi è speciale. Perché monsignor Viganò apre il suo cuore, parla della riscoperta della Messa apostolica, ne fa un elogio commovente e chiama a raccolta i confratelli perché osino l’inosabile: seguirlo sulla stessa strada. Perché per noi cattolici la forma è sostanza e la liturgia è il respiro stesso della nostra fede. E se respiriamo male viviamo male e ci ammaliamo. *** Dilecta mea di monsignor Carlo Maria Viganò Voi che vi permettete di…

La Chiesa e l’inutile rincorsa al mondo
di Aurelio Porfiri La Chiesa cattolica è stata la matrice su cui si è formata la cultura occidentale. Pure un ateo incallito riconoscerebbe il contributo cattolico alla versione migliore del mondo in cui anch’egli vive. Pensiamo soltanto al contributo nel campo artistico, musicale, delle arti figurative. I musei di tutto il mondo traboccano di opere d’arte realizzate per committenza cattolica. Questo perché la Chiesa comprendeva quello che Gramsci (e più tardi Andrew Breitbart) comprenderanno: le persone non si conquistano a colpi di encicliche, discorsi dotti, sinodi su sinodi (per quanto essi possano essere importanti), ma attraverso il mondo emozionale che…

Vaccini e booster, Oms ed Ema iniziano a dubitare
di Redazione nicolaporro.it La domanda è: siamo sicuri che la terza dose con questi vaccini sarà abbastanza? Dopo che la copertura vaccinale è scesa da 12 a 6 a 4 mesi, dopo che il Ceo di Moderna ha fatto capire che con ogni probabilità il booster non durerà a lungo, dopo che Big Pharma ha promesso “vaccini aggiornati” entro marzo, ora è l’Oms a calare il carico da 11. Orizzonti bui: servino nuovi prodotti anti-covid, dice l’Organizzazione, secondo cui ripetere booster a gogo non è ad oggi una strategia praticabile. Durante una conferenza stampa, l’Oms si è detta scettica nella possibilità di trattare…

Il papa, la sua missione, la sua fedeltà. Dai frutti lo riconosciamo
Cari amici di Duc in altum, il dibattito innescato dall’articolo La confessione di Pietro e un “dubium” teologico (qui) del blogger argentino The Wanderer si arricchisce di nuovi interventi. The Wanderer aveva chiesto lumi ai teologi, ma alcuni frequentatori di Duc in altum, pur non avendo in tasca una laurea in Teologia, si sono sentiti ugualmente interpellati, e io li ospito volentieri. Come nel caso del contributo che vi propongo qui. Buona lettura! *** di Gianfranco Artale Carissimo Aldo Maria, nel suo articolo Il papa, Pietro e lo Spirito Santo il teologo León de Nemea paragona il papa al “messo…

Un modo diverso (cristiano) di interpretare “Don’t Look Up!”, il film del momento
Cari amici di Duc in altum, ho visto Don’t Look Up!, il film di Adam McKay che tanto sta facendo discutere. E devo dire che l’ho apprezzato e mi ha fatto pensare. Soprattutto per come ha descritto il mondo vacuo e superficiale della televisione, ma anche per i contenuti indubitabilmente cristiani. So che nel mondo dei conservatori il film non è piaciuto perché sembra sostenere le tesi degli ecologisti. Ma può essere interpretato anche in un altro modo. In proposito, consiglio la lettura dell’articolo di Janet E. Smith per crisismagazine.com che ho tradotto e rielaborato. *** Molti conservatori che hanno…

Sacerdozio addio. Ecco tutte le mosse, della Chiesa stessa, per ucciderlo
di don Claude Barthe «La Chiesa è senza fiato»: è questo il messaggio, in parte corrispondente alla realtà, in parte inventato, che un intenso battage mediatico sugli scandali dovuti ad abusi sessuali intende diffondere in Francia, Germania e altrove. E il messaggio continua: la Chiesa deve dunque riformarsi strutturalmente, purificandosi da ogni clericalismo con modalità di funzionamento più democratiche, più sinodali. Non si tratta di negare che il clericalismo sia nefasto, qualora lo si intenda come l’arroganza di taluni sacerdoti, che dimenticano come la loro «parte d’eredità», kleros in greco, sia prima di tutto il ministero e il servizio. Ma il termine,…

Le periferie divenute centro, il centro emarginato. Teoria, prassi (e confusioni) di Francisco il caudillo
di don Jean-Marie Perrot Con orgoglio sicuro o assolutamente tiepido, i francesi – forse più di altri – riconoscono taluni dei loro compatrioti nei riferimenti citati da papa Francesco a sostegno dei suoi insegnamenti (il termine è ancora appropriato?), benché ciò debba essere fortemente relativizzato per la fattura di questi testi in grandissima parte autoreferenziali, per non dire autocentrati. Si può citare, per il concetto di periferia come centro di una riforma della Chiesa, Congar; per la critica della mondanità e delle rigidezze, Lubac; e forse, per una concezione particolare del sensus fidei come luogo teologico dinamico, Chenu. Non ci si dimenticherà…

Il papa, Pietro e lo Spirito Santo. Risposta a un “dubium”
Cari amici di Duc in altum, il 4 gennaio scorso The Wanderer, nel suo articolo La confessione di Pietro e un “dubium” teologico chiedeva aiuto, appunto, ai teologi circa una sua tesi, ovvero che “Pietro è la roccia su cui si fonda la Chiesa purché confessi che Gesù di Nazareth è il Verbo di Dio fatto carne”. Secondo l’autore, “tutti gli eletti in un conclave devono confessare Cristo, e quando vengono incoronati o installati, o in qualsiasi modo si voglia definire il fatto di prendere possesso della sede romana, devono fare una professione di fede, contenente la confessione”. Ma “cosa…

Nel nome del dio vaccino. Verità e dogmi del culto covidico
Cari amici di Duc in altum, nel mio saggio Virus e Leviatano dedico alcune riflessioni all’analogia tra “pandemia” e religione. Abbiamo i sacerdoti del culto, i virologi. Il virus non è più un accidente, ma è conseguenza della colpa morale che ricade sui non vaccinati. Se non credi alla narrativa imposta, sei nel peccato. Se non ti assoggetti alle direttive, meriti la scomunica (letteralmente, sei messo fuori dalla comunità). Se non prendi per buono quanto dicono i mass media mainstream, sei un eretico e dunque contro di te sia anatema. Abbiamo perfino i bacchettoni, che si sono autonominati guardiani della…

Lettera aperta al mondo cattolico sullo stato presente delle cose
Cari amici di Duc in altum, il Giovane Prete (che voi ben conoscete e che, pur non essendo più tanto giovane, preferisce firmarsi ancora così) ha inviato al blog questa lettera aperta il cui destinatario numero uno è il mondo cattolico, ma ha valore per tutti. *** del Giovane Prete Caro Aldo Maria, vorrei fare con te il punto della situazione. In questi due anni tutto il mondo occidentale è stato segnato dall’arrivo del Covid. Ormai non si parla d’altro: tutto il giorno e in tutti i luoghi il virus, con le sue pittoresche e infinite varianti, monopolizza i dialoghi…

“La finestra”, un romanzo poetico, profondo, piacevole. Parola di Giovanni Zenone
Un intervento audio di Giovanni Zenone sul mio romanzo La finestra, edito da Fede & Cultura. Un romanzo poetico, profondo, piacevole, pieno di spunti di riflessione frutto di una sensibilità, quella dell’autore, che emerge con grande abilità narrativa. Forse il miglior libro di Aldo Maria Valli! Ascoltane la recensione dalla voce del professor Giovanni Zenone. Aldo Maria Valli, La finestra, Fede & Cultura 2021

Sulla realtà virtuale per mucche. E non solo
Leggo che ad alcune mucche, bloccate nelle stalle durante i mesi invernali, sono stati applicati occhiali per la realtà virtuale, così che esse pensino di trovarsi al pascolo all’aperto, sui prati. Succede ad Aksaray, in Turchia, e pare che le mucche, grazie all’illusione indotta dalla realtà virtuale, siano più felici e quindi producano più latte. I bovini, in questo periodo, si nutrono con il foraggio essiccato, ma la realtà virtuale, a quanto sembra, può indurli a credere di trovarsi su profumate distese erbose, in estate. Due le mucche alle quali l’allevatore Izzet Kocak ha fatto indossare gli speciali occhiali. Con…

Tutela delle minoranze e obiezione di coscienza. Questioni nevralgiche per la difesa della democrazia
“Il governo centrale ha il diritto di sospendere le garanzie costituzionali se c’è l’esigenza di garantire la salute delle persone”. Parole di Nello Musumeci, presidente della Regione Sicilia. Parole gravi, che fanno il paio con quelle, altrettanto gravi, di Agostino Miozzo, ex coordinatore del Comitato tecnico scientifico: “Io metterei l’obbligo assoluto totale” perché “nell’emergenza in cui siamo non ci è permesso essere democratici”, e come sanzione “anche l’arresto”. Per chi non se ne fosse ancora accorto, è il caso di sottolineare che qui la democrazia è ormai abbondantemente a rischio. La “pandemia” viene usata come grimaldello per far saltare i diritti…

L’Italia vera e quella dipinta da Mattarella. Il presidente racconta un paese che non esiste
Siamo un paese lacerato, ma Matarella esalta la “coesione sociale”. Abbiamo gestito la “pandemia” in modo scriteriato, ma il presidente parla di “riferimento per l’intera comunità internazionale”. Va bene la retorica patriottarda, ma non a prezzo della falsità. Un articolo da nicolaporro.it. *** Esiste il paese che ci raccontano. E poi c’è il paese reale. L’Italia dipinta dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella, in occasione del duecentoventicinquesimo anniversario del Tricolore, sembra essere il giardino dell’Eden, un luogo fatato in cui tutti vivono in armonia con il prossimo, che ha gestito benissimo la pandemia e in cui vi è grande speranza…

Sulla situazione drammatica di molti non vedenti disallineati
di Marco Bongi* Nei giorni scorsi molti organi d’informazione hanno pubblicato, con accenti scandalistici e letteralmente “strappandosi le vesti”, la denuncia di un non vedente che si è visto impedire l’ingresso al Duomo di Torino a causa del suo cane guida. Nulla da dire ovviamente sul merito della questione. Anche i teologi tradizionalisti, del resto, mi hanno confermato più volte che non vi è alcun problema ad accogliere in Chiesa un animale che svolge attività di assistenza. Mi permetto tuttavia, con pacata umiltà, di fare qualche semplice considerazione e raffronto. Cosa succederebbe infatti se qualcuno si alzasse e dichiarasse candidamente:…

I cento euro di multa? Non sottovalutateli. Sono una porta spalancata sull’abisso
Necessità della corretta interpretazione di quanto sta accadendo per una giusta resistenza e reazione di Massimo Viglione Rabbia e sconcerto, unitamente a una crescente volontà di resistenza e reazione, di non cedimento, aleggiano sempre più nelle anime e nelle parole di milioni di italiani, posti dinanzi alla ufficializzazione dell’obbligo vaccinale controfirmato dall’uscente presidente della Repubblica, come ultimo atto di un settennato di cui porterà per sempre il peso. In realtà, costoro sono ben più di quei due milioni (fonte Televideo) di ultracinquantenni ufficialmente indicati come non vaccinati; perché anche i più giovani iniziano a capire che è solo un caso…